venerdì 19 febbraio 2021

Tra dati segreti e pragmatismo in evoluzione

155° Domani cartaceo con il ritorno dell’editoriale in taglio alto (mancava dal 7 febbraio) dedicato da Urbinati a «L’unità come dovere funzionale a governare», con un’apertura di Sabelli sui dati della pandemia che incredibilmente restano segreti, con foto mascher(in)ata del ministro Speranza in parlamento. Torna la manchette, con il FAI e senza più alcuna indicazione di DopoDomani (che dovrebbe trovarsi ancora in edicola ma su richiesta e per chi ne conosce l’esistenza). 

All’interno le 7 news per La Giornata e il reportage di Preziosi sulla fiducia della Camera al governo iniziano i Fatti, con Martini sul ministero leghista del Turismo rimasto senza poteri e il ritorno dell’epidemiologo ambientale Fabrizio Bianchi sulla salute che dev’essere al centro della transizione ecologica (come chiosavamo ieri, ormai occorre ribadire l’ovvio... contro chi guarda più alla follia e al portafoglio), poi Holgado sulla spaccatura nei 5 Stelle e Ponti sulla diaspora grillina «vera causa della caduta di Conte», Trocchia sui «militanti nel girone dei delusi» alla fine delle promesse suscitate dal M5s, Faggionato sul “tecno populismo” al governo e Balassone sulla comunicazione di Draghi («La necessità di spiegare tutto senza parlare troppo»), per chiudere con Lamberti sul dramma dei teatri chiusi «sociale e spirituale» con la sua «erosione della condivisione» (Festival di Sanremo compreso). 

5 lettere (senza risposte) e il commento di De Monticelli sul «grande gioco delle idee dietro al discorso fatale» di Draghi avviano le Analisi, con un gran pezzo di Bolzoni sulla parabola di Schwazer, finalmente risarcito della verità contro i “signori del doping”, e uno di Fierro su Cutolo «ingranaggio nel rapporto fra criminalità e stato» (se avete poco tempo, ieri Trocchia l’ha spiegato in due minuti), poi l’esordio del giurista Giuseppe Maria Berruti sulla crisi Palamara che «può diventare un’occasione per la magistratura» e il ritorno dell’editor Porcelluzzi della rivista il Tascabile della Treccani su un gruppo da incubo su Telegram in confronto agli ideali di Gadda (passaggio ardito, ma legittimo: leggere per credere), Varvelli dell’Ecfr con il collega Tarek Megerisi sull’Europa che 10 anni dopo Gheddafi può davvero guidare la transizione della Libia, Tagliapietra sul Green deal europeo che non ha solo il clima ma «è (anche) geopolitica» per chiudere con D’Aniello a un anno dalla strage razzista di Hanau, appena fuori Francoforte (con la foto del murale – anche se la dida di Domani lo chiama graffito... – che ricorda le 9 vittime).

Di nuovo due articoli su due pagine per la sezione Idee, con il poeta Alberto Fraccacreta sul nuovo romanzo Il silenzio di Don DeLillo che sembra pure lui perdere le parole e un brillante articolo su «Quello che la Generazione Z non capisce sui Boomer» del 22enne sociologo Sahil Handa, uscito in inglese due settimane fa sulla rivista on line Persuasion

Ultima pagina ancora dedicata al podcast di Carofiglio padre e figlia con il disegno di Costantini e il codice QR per ascoltarlo, con segnalazione extra sui social.

Durante la giornata, a parte un’altra striscia sconsolata di Campagna su Instagram, non mancano nuovi spunti dal web: sempre con il nostro amorevole contributo:

In serata il diretòr presenta il suo nuovo libro Tornare cittadini in diretta streaming da laFeltrinelli di via Tomacelli a Roma con Chiara Valerio (nel frattempo passata a la Repubblica): a questo link il filmato integrale. 

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