mercoledì 3 febbraio 2021

«Un governo di altro profilo» (ma allora gli altri...)

Nuovo editoriale di Ignazi, stavolta sul «modello Ciampi», e inevitabile apertura di Preziosi sulla «soluzione istituzionale» di Mattarella per Draghi, ritratti nella foto che li vede insieme a Francoforte il 28 ottobre 2019 per l’addio di SuperMario alla BCE, una vera boccata d’ossigeno (e non solo perché dopo due settimane si vede in prima uno scatto senza mascherine...). 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e il commento del diretòr su Draghi, poi Holgado (al di là del “Renzi d’Arabia”) sulle influenze politiche e religiose dei sauditi in Italia e Noury di Amnesty sull’assurda detenzione egiziana di Patrick Zaki, quindi un’intervista “vera” (con le domande in neretto) di De Luca al medico europarlamentare Peter Liese e De Benedetti sulla presidente von der Leyen («ha sbagliato ma rimane intoccabile»), l’esordio di Andrea Tornago (da la Repubblica, ma in passato anche a Il Fatto Quotidiano) sul caso di una Rsa veronese ai cui operatori sono richieste restituzioni per 3 milioni di indennità e due pagine di Bolzoni (con due trafiletti di richiamo al delitto Livatino e alla sezione Mafie del sito di Domani) sul «partito della monnezza» e il caso di tre sindaci che han fatto sciogliere i loro Comuni per mafia, per chiudere con un’altra inchiesta di Russo sulle plusvalenze stavolta in casa Juventus. 

Un altro esordio con l’economista Tommaso Valletti sul taglio alla privacy di WhatsApp che rivela lo strapotere di Facebook (articolo uscito in inglese due settimane fa sul sito ProMarket.org curato dal diretòr prima del suo rientro in Italia) apre su pagina destra le Analisi, seguita da 6 lettere (senza risposte) e il commento di Pirozzi sul dirsi europeisti solo quando serve,

l’esordio del politologo Andrea Passeri sul percorso che ha portato al colpo di stato in Myanmar (che però ieri Domani chiamava Birmania) e il ritorno di Erler sul nuovo social di cui tutti parlano, ClubHouse («Alla fine la Generazione Z ha deciso di reinventare la radio, in un certo senso» è l’incipit), il debutto di Valerio Pellizzari da Losanna su Biden chiamato a «sistemare l’accordo di Trump coi talebani», per chiudere la sezione con Faggionato (e dati di Teoldi) sul sessismo che blocca lo sviluppo italiano e Zanchini di Legambiente che interviene nel dibattito sulle lobby e la valorizzazione delle coste italiane

3 articoli su 2 pagine per le Idee, con lo storico De Seta sui 150 anni della nascita dell’architetto viennese Adolf Loos, Balassone sul metodo Di Bella che «ha anticipato il nostro populismo» e l’ultimo esordio della giornata, il brillante critico Fabio Guarnaccia sulla prossima versione italiana della serie tv francese proposta da Netflix con il titolo internazionale Call my Agent, «gioiello raro, che esce dagli schemi della serialità a cui siamo ormai abituati».

In giornata, oltre a un post su Instagram con l’audio di Trocchia che chiede del viaggio di Renzi in Arabia ad Andrea Orlando (vicesegretario PD), Emanuele Fiano (deputato PD) e Manlio Di Stefano (sottosegretario agli Esteri M5s), non mancano come sempre diversi spunti dal web: con una nostra segnalazione particolare... e infine, tutti con Nello Trocchia:

In serata, il diretòr torna a Porta a porta su Rai 1 (qui la puntata integrale):

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