martedì 4 maggio 2021

Da Fedez all’Ungheria, social e lottizzazioni

Nuovo editoriale dopo giusto una settimana in taglio alto, con il diretòr sulla «zona grigia in cui si trova chi vuole denunciare» dopo la bufera al CSM (ripreso in foto durante una votazione) e l’apertura del duo di mastini Fittipaldi & Tizian sulle regole della presunta loggia coperta “Ungheria” che sarebbe attiva da almeno vent’anni. In manchette torna il promo con QR code del podcast “Domani Talk”, la cui quinta puntata ospita Filippo Facci per il suo nuovo libro 30 aprile 1993 sul famigerato lancio di monetine all’uscita di Craxi dall’hotel Raphaël di Roma. 

All’interno La Giornata in 7 news e Merlo sui verbali del CSM sotto accusa aprono i Fatti, con il punto di De Luca sul virus e l’inquinamento (con un nuovo trafiletto siglato «DMD»), Preziosi sul nuovo percorso accidentato del ddl Zan e De Benedetti sul «falso bivio tra privacy e pluralismo» tra Facebook e Apple, poi Fierro sulla «linea di Salvini» tuttora applicata ai migranti di Lampedusa e Trieste, quindi una doppia pagina particolarmente interessante (molto più del solito chiacchiericcio in Rete e su altri giornali) sul caso Fedez: Piccinini ricostruisce l’ascesa politica di «un influencer impegnato» e per concludere la sezione si riprende l’accattivante impostazione a colonne vista a gennaio e febbraio, non per dire «chi ha vinto, chi ha perso e chi boh» (o «chissà») ma per un confronto sul personaggio e quanto ci ruota attorno:

5 lettere (senza risposte) e il ritorno del vicepresidente Zanchini di Legambiente danno il via alle Analisi, con l’instancabile Azzollini che affronta la riforma della PA negli intenti (e le parole) di Draghi accanto a Ricciardi sulla lettera inviata da oltre una ventina di organizzazioni europee fra cui Greenpeace alla vicepresidente della Commissione per chiedere tutela legale per giornalisti e attivisti contro le intimidazioni delle compagnie petrolifere. Filandri ragiona su altre pieghe del PNRR sulla questione abitativa e Penati torna sul debito dietro le spread basso (con un titolo drammaticamente esplicito: «C’è un iceberg sulla rotta dell’Italia verso la ripresa»), infine Lacetera ribadisce «Perché adesso siamo costretti a tenere insieme crescita ed equità» e Cocco chiude sul «vero nemico della Cina»: la crisi demografica («Pochi nati, troppi anziani» è la sintesi dell’occhiello). L’ormai inevitabile (visti i dibattiti tornati di colpo alla ribalta) ragionamento generale di Balassone sul sistema delle lottizzazioni in Rai inizia la sezione Idee, con poi Mencarelli sulla malattia mentale a partire dal libro Noi due siamo uno, RAV alias Ventura sullo spegnere i social «per salvarci dalla Babele di incomprensioni» (e l’autore annuncia una pausa),

per finire con Cornia su una «cena a casa di amici come set di un esperimento sul Covid». 

Lungo la giornata, non mancano altre segnalazioni interessanti:

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