giovedì 6 maggio 2021

Verbali segreti e piani di ripresa scoperti

Dopo quello del 25 aprile, nuovo editoriale di Notarianni sull’aumento di vittime fra i migranti e apertura di Merlo (in prima dopo oltre un mese) & Faieta (dal 4 marzo) sull’inchiesta della presunta loggia Ungheria, con i dubbi dopo la deposizione di Davigo, ripreso in posa pensierosa in uno studio tv con alle spalle quella che sembra una foto d’inaugurazione dell’anno giudiziario. In manchette, l’ormai usuale promo con QR code del «giornale in digitale dalla sera prima».

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Di Giuseppe sui nuovi guai del M5s danno il via ai Fatti, con Salvatore Vassallo e infografiche di Teoldi sull’ascesa di Meloni accanto a Urbinati su Letta che non ha ancora un “metodo PD” da opporre al “metodo Salvini” quindi Di Benedetto (che torna sul cartaceo dopo 2 mesi) & Trocchia sui fratelli Calderone “signori delle ambulanze” nonostante precedenti penali, poi Tagliapietra con il collega Zsolt Darvas (senior fellows al Bruegel Institute di Bruxelles) su «Quanto sono diversi i piani di ripresa dei paesi europei» accanto a Bragantini sulla Conferenza UE per il cui futuro «serve meno unanimità», De Benedetti sulla premier scozzese «Sturgeon contro tutti» e Giro su Londra che già «percepisce il sentore dell’addio scozzese», Martini sulle poltrone meno sicure («quelle della sicurezza stradale», intese come dirigenziali) e un nuovo caso di mini-articolo di mezza colonna (accanto a un’altra mezza verticale di pubblicità) di punto sul virus, per concludere la sezione con Fontanelli sulla gestione di Stellantis che «rischia di distruggere l’indotto di Melfi» e l’esordio di Fabio Benedetti Valentini da Parigi sui piani per tagliare i costi (fabbricando le nuove Citroën in Cina).

Il ritorno dopo quasi 2 mesi di Finchelstein sui leader “alla Trump” «ora che l’originale è uscito di scena» e il caporedatòr Ferraresi sulle decisioni di Facebook e repubblicani apre le Analisi, con 5 lettere (senza risposte) e commento di Diletti sul dibattito nei democratici USA («E il PD resta a guardare»),

Brandolini sul post-elezioni madrilene e un altro ritorno, il giurista Ruotolo (dal 28 gennaio, gratificato di alcune righe di presentazione in calce: una recente consuetudine che apprezziamo molto) su Epic Games contro Apple («La battaglia legale che può cambiare il mondo digitale»), chiudendo con una sintesi di un policy paper su Le Grand Continent del think tank francese GEG (Groupe d’Études Géopolitiques) firmato dagli economisti Olivier Blanchard e Jean Pisani-Ferry sullo «sforzo aggiuntivo per far ripartire la crescita nell’Europa dopo il Covid» e la rientrante Lazzaris (addirittura da novembre) sul documentario Seaspiracy e «Cosa possiamo fare per rendere sostenibile la pesca nel Mediterraneo». 

Anche oggi 2 articoli in 2 pagine per la sezione Idee, con Santini sugli sportivi «diventati gli ultimi supereroi della tv» e Magrelli sull’esserci spinti «troppo vicino all’abisso dell’autodistruzione» (con un altro efficace occhiello: «Dalla bomba atomica alla bomba climatica»).

In giornata, altri spunti:

Al pomeriggio una nuova diretta streaming ospitata da Domani

e in serata il vicedirettò torna a Piazza pulita su la7 (qui la puntata integrale).

Nessun commento:

Posta un commento