venerdì 7 maggio 2021

Silenzi e indagini, brevetti e negazionisti

230° Domani cartaceo con una nuova apertura di Merlo su Quirinale e ministro Cartabia ancora silenti sullo scandalo CSM e l’editoriale che come in apertura di settimana torna in taglio basso con Ignazi sulla libertà dopo il virus ormai “di destra”. In manchette torna dopo una lunga assenza (dal 22 marzo) il tondo di Skira, ma con il bel claim che ruota attorno («l’Arte dei Libri» e «i Libri dell’Arte») e senza il nero dei livelli grafici apparso nell’app ieri sera prima della pronta correzione. 

All’interno i Fatti partono con «La mappa dei fascicoli aperti» (occhiello più asciutto rispetto al titolo, che urla «Ora tutti indagano tutti. Qualcuno anche sé stesso») ancora di Merlo, che sigla «Giu.Mer» un trafiletto sulla sua newsletter “In contradditorio” mai così ricca come in questi giorni, poi Trocchia approfondisce «L’eredità di Arcuri» alias lo scandalo mascherine e Holgado gli spari della Guardia costiera libica ai pescherecci italiani. Quindi le 7 brevine per La Giornata e il nuovo punto di De Benedetti su Biden e i brevetti dei vaccini, quindi l’esordio del medico Stefano Zona sulle «promesse tradite su come arginare i contagi nelle scuole» e il ritorno di Riformato (dopo 2 mesi) sul dibattito parlamentare per il suicidio assistito, ancora il duo Faggionato & Faieta sulla vicenda infinita di MPS, una rara incursione nel cartaceo del vicecaporedatòr Imberti sulle prossime elezioni comunali «senza candidati» e concludendo la sezione con l’esordio di Stella Levantesi sull’eredità del negazionismo scientifico di Bolsonaro

4 lettere (di cui la prima con risposta di Pasquino) e l’intervento dell’attivista trans Antonia Caruso sulle femministe radicali contro il ddl Zan aprono le Analisi,

seguito da altri esordi di economisti: Andrea Ciarini sul piano di Biden che «batte il nostro Recovery plan», Paolo Beria & Andrea Debernardi su «una caparra per evitare sprechi con le grandi opere». Quindi torna dal 1° aprile Pigovian (l’economista che «lavora nelle istituzioni e per questo non può firmare con il suo vero nome») sull’ottenere una concessione in Italia che «non può essere come vincere al Bingo», poi una colonna di Redazione sul nuovo DopoDomani su musica e pandemia (in edicola domani ancora “in abbinata obbligatoria” a 2 euro) e la pagina pubblicitaria a fronte,

per chiudere con Giro sulla «rottura sentimentale» che allontana l’Africa da Francia ed Europa.

L’esordio di Giorgio Boatti sulla nuova biografia di Eugenio Cefis che ne racconta «la leggenda oscura» apre le Idee,

seguito da una lunga recensione di Bazzi sul nuovo pamphlet Contro l’impegno di Siti (presentato in un trafiletto), ritratto stavolta da Moretti.

In ultima pagina, di nuovo il grande promo con QR code e disegno di Petruşka, della nuova newsletter “’Merica”. 

Lungo la giornata, oltre alla rubrica “Lettere dalla Community” su Instagram, e al lancio dell’abbonamento premium “Tomorrow” per aziende (in partnership con The Syllabus di Evgeny Morozov, una newsletter quotidiana alle ore 21 e due briefing settimanali di cui uno sull’economia post-Covid) come sempre non mancano segnalazioni interessanti:

compresa una nostra piccola civetteria:

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