mercoledì 9 giugno 2021

Amara la vita (e irresistibile l’uso nei titoli)

Inattesa fotonotizia in prima (non essendo lunedì né il giorno dopo una feste infrasettimanale: ma ormai si è capito che accade anche quando c’è una grossa notizia... in questo caso con l’attrazione irresistibile ai giochi di parole nei titoli dei giornali) sull’arresto di Amara ma legandolo alla presidente Casellati (ed esordendo con una «elaborazione grafica Domani» nei crediti della didascalia) e a maggior ragione lasciando in manchette il promo della più recente puntata del podcast “Domani Talk” con Merlo & De Luca che riassumono i recenti terremoti giudiziari (impresa improba, ma anche stavolta ben condotta), sopra l’editoriale di Bragantini sulla fine dell’anno scolastico «per salvare il turismo estivo» (e non commentiamo la mancanza di coraggio di scuole e ministero per evitare che ci chiudano il blog). 

All’interno il duo Fittipaldi & Tizian (con trafiletto di Baffi e colonna sui verbali firmata «E.F. e G.T.») inizia la sezione Fatti raccontando la rete dell’«avvocato degli scandali» (ex dell’Eni, guarda caso), poi le 7 brevine de La Giornata e Angelo Bonelli di Europa Verde che chiede al CSM «perché ha avallato le manovre sull’Ilva», quindi Merlo sull’incredibile scontro fino al CSM tra giudici nell’indagine sulla funivia di Stresa e Pasquino su nessuna cultura «che possa giustificare il delitto Saman», finalmente l’inviato Panarelli da Herat in Afghanistan sulla cerimonia per il ritiro delle truppe «oscurata dall’incidente con gli Emirati» e Faggionato su tutte le (altrettanto incredibili) incognite che restano sul cloud pubblico italiano, il ritorno di Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete italiana Pace e Disarmo, sui 20 anni dell’impegno nostrano nel deserto afgano (con titolo lapidario: «Una guerra miliardaria per non cambiare nulla»),

concludendo con una pagina sul virus che non è più all’inizio dei giornali ma c’è ancora: De Benedetti sull’Europa che «isolata da tutti, resiste alla sospensione dei brevetti»

e De Luca sui nuovi casi nel Regno Unito raddoppiati in una settimana

Urbinati sulla (sacrosanta) libertà di parola che consente di criticare anche Giorgia Meloni avvia le Analisi, con 5 lettere (alla terza delle quali risponde secco il caporedatòr Ferraresi per il suo peraltro garbato articolo sul vaccinarsi sentendosi dare sempre del “tu”) e un intervento di Petrillo «nel circo di proposte» sull’«ora di eliminare il Senato»,

poi il ritorno della nostra amata Morini sul «momento di cambiare strategia con la Russia di Putin» e Grieco sul priore Bianchi che finalmente ha lasciato Bose, quindi Cotroneo da Rio su Bolsonaro che con la Coppa America «mette le mani sul futebol come i militari negli anni Settanta», Ponti sui «paradossi delle concessioni e le differenze assurde tra le autostrade e le ferrovie» per chiudere la sezione ancora con un’accorata risposta di Cuperlo a un lettore che nella posta di ieri lamentava giustamente l’indifferenza della politica per il povero Musa Balde. Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con il ritorno di Scego sull’Italia che «continua a ignorare i suoi crimini coloniali» e Magrelli sui dehors come moderne cattedrali cittadine illustrato da Nardi. Lungo la giornata, altre segnalazioni interessanti dal web: comprese le nostre:

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