martedì 29 giugno 2021

Violenze e blocchi, fisiche e verbali

Nuovo editoriale di Felice sulla maggioranza che non sa scegliere («Sia il governo a decidere») e apertura di Di Giuseppe sulla sfida finale di Conte a Grillo (ma lo sarà davvero?), con foto della conferenza stampa di ieri e manchette del classico promo del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno si torna ad aprire i Fatti con La Giornata in 7 brevine e l’approfondimento di Fierro sulle ombre della candidata PD-M5s presidente in Calabria, poi un’altra delle panoramiche storiche di De Luca su 30 anni di partiti personali da Mario Segni all’ipotesi Conte, con il caporedatòr Ferraresi sul segretario USA Blinken ricevuto dal Papa, poi Trocchia sugli sviluppi delle violenze a Santa Maria Capua Vetere e la coppia (anche nella vita) Anselmo & Cucchi sul «Riconoscere l’errore per ritrovare fiducia nello stato», quindi Faggionato sul blocco dei licenziamenti e Da Rold sui raid anti iraniani di Biden e Giro sul dialogo Xi-Putin che però «non hanno gli stessi interessi», concludendo con De Monte sui respingimenti a Bari «nel gioco dell’oca della tortura» (a 30 anni dal celebre sbarco di albanesi...). 

3 lettere (la prima sull’appello a Draghi contro gli economisti liberisti, con risposta del diretòr e in cauda venenum sui social) e il ritorno di Fabio Vassallo sulle mascherine apre le Analisi, con Tarchi su «astenuti e scontenti» alle regionali francesi, Romanelli sulla «fiducia negli elettori dietro al limite del “doppio mandato”» e, dopo la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, Grieco sul «conto in sospeso della chiesa con i popoli nativi dell’America» e infine Russo sulla legge omofoba di Orbán «prova che l’Europa si separa tra est e ovest» («nonostante l’ambizioso allargamento del 2004», nota l’occhiello)

Un divertente racconto di Mencarelli su «un maturando a sua insaputa interrogato su Mou» (reale ma con nome diverso) illustrato da Campagna apre le Idee,

seguito da Riva sull’eredità letteraria di Kundera («remare contro il progresso») e chiuse da Guglieri sulla paranoia di Trump nel nuovo romanzo Cose che voi umani di Deaglio (che peraltro a noi fan all’ultimo stadio di Blade Runner non può che piacere a prescindere...). Lungo il giorno, altri spunti: noi compresi: con un altro scoop e in serata la prevista diretta:

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