giovedì 29 luglio 2021

La reputazione dell’Eni e altri incompresi

Nuovo editoriale di Ignazi sulle liti nella maggioranza e inconsueta apertura “casalingo” di Faieta sulle incredibili richieste degli avvocati di Eni a Domani, che come prevedibile hanno (giustamente) fatto rumore in particolare con il diretòr su Twitter anche con Costa del podcast “Morning” de Il Post più un’interrogazione parlamentare di Lorenzo Fioramonti e Rossella Muroni al Ministero dello Sviluppo Economico. Nella foto il palazzo Eni all’Eur e in manchette il quanto mai opportuno promo della newsletter “Areale” sull’ambiente. 

All’interno La Giornata in 7 brevine e Ikonomu sulla farsa dei banchi a rotelle aprono i Fatti, poi con De Luca sul rientro a scuola (e «Dad» che torna scritto con la maiuscola dopo la strana “eccezione” in prima dell’altro ieri) e Preziosi su Mattarella al saluto ai giornalisti parlamentari, Azzollini sull’obbligo vaccinale permesso dalla Costituzione (con un trafiletto sul virus e la grafia no-vax che improvvisamente Domani decide di cambiare e scrivere con il trattino!), Trocchia sulla rimozione della direttrice del carcere a Santa Maria Capua Vetere (di nuovo accanto alle 13 domande alla ministra Cartabia in una colonnina strettissima), Di Giuseppe su Conte e il M5s alla prese con la riforma della giustizia accanto a Cappon ancora su Ikram Zanih (ritratta in b/n da Costantini dalla prima pagina di domenica 18), per chiudere con Cotugno sulle «sfumature del green» nel nuovo congresso dei Verdi italiani

3 lettere (la prima delle quali di un’intera colonna dall’Unione italiana olio di palma sull’articolo “amazzonico” di lunedì, a cui risponde in breve Cotugno) e Balassone sul «mercato dei sogni che sfrutta le passioni dei post-bambini» (citando He-Man e Skeletor dei Masters of the Universe appena tornati in animazione, ma con foto di un’action figure di Batman) avviano le Analisi, con Tedeschi sugli «stagisti-schiavi e partite Iva» che pagano la crisi dell’architettura (ma su altri settori si aprirebbero altrettante voragini) e un lungo estratto di Nelle mani del popolo di Romanelli sulla libertà che non esiste senza i limiti della legge (tocca proprio ripartire dalle basi!), per concludere con Chiumento sull’app Robinhood protagonista dei recenti assalti “popolari” a Wall Street. 

RAV alias Ventura inizia le Idee con le recenti prese di posizione sul Covid del filosofo Giorgio Agamben (ovviamente venendo segnalato anche su Radio 3),

seguito da Di Fronzo sul nuovo film di Bellocchio (il documentario Marx può aspettare sul fratello gemello suicida nel 1968) e il ritorno della classicista Cristina Dell’Acqua (assente da febbraio ma molto attiva sul web), chiudendo con un curioso e inedito piedino pubblicitario con QR code sulla newsletter “La Deutsche Vita” 

e in ultima il ritorno del promo a tutta pagina sul Domani digitale dalla sera prima (che chiude un altro numero del tutto privo di pubblicità esterne). 

Lungo la giornata, altri spunti:

con una nuova petizione su Change, per liberare Ikram Zazih:

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