sabato 11 settembre 2021

11 settembre vent’anni dopo, 12° “DopoDomani” cartaceo

Domani cartaceo da 32 pagine a 2 euro per la presenza del supplemento DopoDomani (più un 10° rimasto a 1 euro e i primi 2 venduti separati in edicola per una decina di giorni) stampato in abbinata obbligatoria al centro (e pagine in numeri romani), tornato di sabato per la ricorrenza del ventennale dell’11 settembre. 

Una volta di più entrambi si rivelano ricchi di articoli interessanti, a partire dall’editoriale di Urbinati sull’attivismo delle donne «vero argine ai Talebani» e apertura di De Luca sulla pandemia «non ancora finita», con un’immagine di preparazione in un’aula scolastica e in manchette – anziché come l’ottima scelta della scorsa settimana – torna il promo con QR code sul «giornale in digitale dalla sera prima»... evidentemente giudicato più strategico di un richiamo all’inserto (il che è assurdo, dato oltretutto che nelle ultime volte ha cambiato giorno di uscita, ma vabbè...). 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Merlo sulla nuova guerra PD-M5s a Napoli prosegue i Fatti, con il rientrante Tornago da Verona sui ritardi nei ricongiungimenti familiari da Kabul e Da Rold da Milano sulla «diplomazia parallela di Salvini» arrivata in Vaticano, quindi una doppia pagina d’intervista di Preziosi a Massimo D’Alema (con un trafiletto sul confronto dei leader in Senato)

e ancora Merlo – senza arrivare al quadruplo recordman Trocchia di ieri – sui delegati regionali che saranno determinanti per il Quirinale, quindi Azzollini su «Politici e sindacati confusi sull’obbligo vaccinale»,

chiudendo con una doppia razione (cioè due righe, come martedì scorso) della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

De Benedetti sulla vergogna texana delle aziende Usa «che “vendono” equità ma poi danno soldi agli anti abortisti» apre le Analisi,

approfondita – dopo l’inserto di cui parliamo poco più avanti – da Annicchino sulla «guerriglia giuridica epocale» e Anna Pompili dell’associazione Luca Coscioni sulla legge sul “battito” che in Texas «toglie ogni libertà di scelta alle donne». Quindi 5 lettere (senza risposte) e il caporedatòr Ferraresi sulla strategia “economica” di Biden per piegare le resistenze dei No-vax, Penati su «cosa vuole essere esattamente la Cassa depositi e prestiti?», Balotta sulla proposta balenata «per risolvere i problemi del trasporto pubblico» di «tornare al bigliettaio» (giustamente con una foto di fine anni Cinquanta) e Russo da Firenze sulla proposta di un Mondiale di Calcio biennale con cui «il megalomane Infantino rischia l’autolesionismo», per concludere con Ardeni che spiega da docente perché è contro l’obbligo di green pass. 

3 articoli in 2 pagine per le Idee, con Marchesi ancora dal Festival di Venezia su America Latina dei fratelli D’Innocenzo, incontrati nelle due colonne accanto direttamente dall’editor Cottafavi,

e infine anche Almagisti interviene nel dibattito sulla “sinistra illiberale” aperto dall’Economist

Al centro del giornale il nuovo DopoDomani cartaceo (12° dei 17 finora; abbiamo ricordato i primi 15 in questo post), con copertina fotografica intitolata in stile Dumas “Vent’anni dopo” e naturalmente dedicata all’epocale 11 settembre vissuto dagli Stati Uniti sotto i drammatici attacchi cominati (4 aerei che a brevissima distanza avrebbero dovuto colpire perfino un obiettivo a Washington, con tutta probabilità la Casa Bianca o il Campidoglio) orchestrati da Osama bin Laden (il cui nome viene scritto nel giro di poche pagine a volte con la B maiuscola e a volte con la minuscola...). 

All’interno 2 articoli inediti di Pugliese e altri di Marone, Farinelli (sul sito anche in audio), Giammaria (con una nota in corsivo in calce sul documentario di questa sera 11/9 Le due ore che cambiarono il mondo, in prima serata su Rai 1), Stephen Holmes da New York, De Benedetti e Guglieri, più Claudia Andreozzi sulle foto di McCurry (incontrandolo in prima persona), un estratto da Geopolitica della paura di Manlio Graziano e (opportunamente) l’articolo di 10 giorni fa di Giro sull’Occidente «a mani vuote dopo 40 anni di lotta al terrorismo». Tutti con punti di vista sempre non banali e utili per cercare di capire di più del tempo e dello spazio che viviamo...

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