domenica 12 settembre 2021

Guardiamo al futuro (e speriamo bene)

250° Domani cartaceo dell’anno, aperto da un editoriale di Giro sul futuro del governo che «dipende dall’Europa» e un’apertura di Baffi sui No-vax a Roma messi in fuga da un temporale (e davvero non si sa ridere o piangere), come testimoniato dalla foto in Piazza del Popolo tutt’altro che esaltante. In manchette, il promo con QR code della newsletter “Areale” (che è curioso sia l’unica in quella posizione ad alternarsi al promo del «giornale in digitale già dalla sera prima»). 

All’interno con La Giornata in 7 news, Cotugno da Milano sui negoziati della Cop26 a rischio e Trocchia sull’incredibile pagina del Corriere della Sera di auguri a Dell’Utri proseguono i Fatti, con Di Giuseppe (che ha cambiato ancora foto profilo su Twitter già prima delle vacanze in Grecia, per i più feticisti) sull’ascesa e declino di Baerbock «eroina verde vittima di sé stessa» (e non apriamo le cateratte, ops il discorso su quell’accento che noi non useremmo...), De Benedetti su Mélenchon che oltralpe «rincorre ancora l’Eliseo, la sinistra e il popolo» (gran titolo), ancora Giro sui Talebani divisi «e il vero arbitro è il Pakistan», per finire con Pellizzari da Francoforte sull’ombra in Afghanistan «del Paese negato ai pashtun». 

2 lettere con 2 risposte (un lapidario Petrillo alle Agenzie delle Entrate e una del diretòr sul boicottare Barbero & C.)

con Balassone su «qualcuno che difenda i bambini da tv e videogiochi» apre le Analisi, con Saraceno su «Come evitare una nuova austerità nell’Unione europea con le “regole d’oro” sul debito» accanto al caporedatòr Ferraresi sulla nomina di Cartabia nella Pontificia accademia delle scienze sociali (dove siede già Draghi), naturalmente letta come sorta di imprimatur papale verso il Quirinale,

concludendo con il dodicesimo articolo di Orizio da Nairobi della serie “Carta canta - Le mappe di Domani” (con brevi animazioni sui social) stavolta sulle «basi militari e navi da guerra nello scontro eterno del Mediterraneo»

La nona Posta del Cuore di Pilotti illustrata da Campagna (come sempre con il caratteristico tocco di rosso nel titolo e in fondo al testo... ma ancora senza la seconda busta disegnata per la seconda lettera!) apre le Idee,

accanto alla già rientrata classifica dei libri commentata dall’editor Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna, poi due belle pagine di Ghizzoni da Milano sull’arte sudafricana dopo la pandemia, per finire con un altro racconto di Ricci sugli scrittori che «non contano, sono i festival lo spettacolo» (che una nota in corsivo in calce ricorda letto in forma ridotto al 30° Salone del Libro di Torino, vale a dire nel 2017), rovinato da uno scorretto apostrofo maschile nel sommarietto: «Nei vari tour estivi è seguito da un’instancabile ufficio stampa». In ultima pagina, il promo delle newsletter con in primo piano “wèilái” (sempre con la maiuscola e senza accenti, ma vabbè...). E intanto manca ormai pochissimo il primo anniversario di Domani che ricorre mercoledì 15, quando saranno annunciati nuovi collaboratori del giornale: buona settimana a tutti!

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