mercoledì 8 settembre 2021

L’affare Venezia, “bestioline” a Roma, Talebani in Panjshir

Primo editoriale del veneziano Tiziano Scarpa (dopo meno di una decina di articoli in un anno) accanto alla nuova apertura dell’inchiesta di Faggionato sugli affari personali del sindaco Brugnaro, fotografato sorridente tra i suoi sostenitori. In manchette, torna il promo con QR code sul «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e ancora Tornielli sul “nuovo” governo dei Talebani proseguono i Fatti, con Da Rold sulla lezione Usa nel Panjshir («Basta sostegno alla resistenza»), Merlo sulla campagna elettorale di Michetti a Roma soltanto con «la “bestiolina” della Meloni» (il supporto a tappeto delle «condivisioni nel sottobosco social», senza eventi dal vivo) e Preziosi sulle prime rassegnazioni PD «a Letta (e a Draghi)», Di Giuseppe su Di Maio che «propizia nell’ombra l’autodistruzione di Conte» e Pasquino su Fd’I che «sarebbe vittima delle riforme di Giorgia Meloni», Longo sulla «corsa contro il tempo per spostare i dati sul cloud di stato» e il vice caporedatòr Imberti sulle debolezze di Salvini, concludendo con Seminerio su Boris Johnson che preferisce le tasse ai tagli («Non ci sono più i conservatori di una volta») e Seghezzi sul «vero smart working»

De Benedetti sul«l’internazionale conservatrice» che attacca l’aborto «dal Texas alla Polonia» apre le Analisi, con Rampoldi nel dibattito sull’esportare la democrazia quando «Anche la pace ha bisogno della guerra», con 7 lettere (senza risposte) e Salvatore Vassallo sulla sinistra PD che «vuole Draghi al Quirinale per controllare il partito», Grieco sulle «spaccature che complicano il viaggio del Papa in Ungheria», il medico Coen che torna con il «perché non bisogna privare i malati dell’affetto dei familiari», Ramella sul calcolo dell’impatto sul clima («Un’autostrada in meno non rende il futuro del Paese sostenibile») e infine Russo su Nasser al Khelaïn «nuovo padrone del calcio europeo». 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con il drammaturgo Sinisi sulla «finzione del governo Draghi dove ogni cosa è teatro» e il ritorno di Pincio sul pensiero che «può diventare la malattia degli uomini» come recensione al libro Sanguina ancora di Paolo Nori. 

In ultima pagina, il promo delle newsletter con il codice QR che dedica il primo piano ad “Areale”.

E come sempre seguiteci su Twitter, dove siamo sempre molto attivi: buona fine estate a tutti!

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