mercoledì 29 settembre 2021

Non è proprio un bel clima, ma ci proviamo

Nuovo editoriale di Meletti sul risparmio sulla sicurezza che uccide gli operai dopo i due morti ai laboratori di ricerca dell’Humanitas a Pieve Emanuele (MI) e apertura di Cotugno da Milano – con orrendo titolo doppiamente “sospeso” (andando a capo per esidenze d’impaginazione) – sull’attivista Greta Thunberg nel capoluogo lombardo per il vertice Youth4Climate che «rovinano la festa al governo», giustamente (e forse inevitabilmente) affiancata alla foto-simbolo che probabilmente rimarrà a lungo nella memoria anche in questi anni frenetici e densi di avvenimenti e fotografie) dell’attivista 18enne che parla con il ministro Cingolani che ha oltre il triplo dei suoi anni (indossando – e pure male – una mascherina meno indicata della sua) che inevitabilmente dà l’impressione di spiegarle “come gira il mondo”. In manchette, un quanto mai appropriato promo della newsletter “Areale”. 

All’interno le 7 news per La Giornata e Cappon sul processo-martirio di Zaki in Egitto proseguono i Fatti, poi Fittipaldi su Catone con i dubbi sulla cosiddetta loggia “Ungheria” dell’avvocato Amara e Pasquino sulla politica vera «grande assente delle elezioni», Tizian sulla propaganda della “Bestia” che non si ferma anche dopo Morisi, l’esordiente (su Domani) Giuliana Sias da Oristano sugli influencer (compresi quelli “fatti in casa”) per i candidati alle amministrative,

Merlo sul «falso mito dei referendum che aumenteranno con lo Spid» e un trafiletto amletico di Pezzali sulla scuola («Meglio la formazione teorica o pratica?»), un colloquio di Tomasetta con il nuovo direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro Bruno Giordano sulle “morti bianche” («Non bastano pene più severe»), Russo da Firenze sul rilancio della guerra Uefa alla Superlega, chiudendo con Di Giuseppe (rientrata a Roma da Berlino) sul «navigatore Scholz» uomo giusto per il caos tedesco

e Palmisano sul traballante Baerbock dopo il risultato deludente. 

4 lettere (senza risposte) e Filandri sul rientro in ufficio non per forza uguale per tutti aprono le Analisi, con Testa sull’appello per un ddl d’iniziativa popolare (bastano 50 mila firme) sul matrimonio omosessuale

e Scarpa sul «sogno dei potenti di fagocitare i valori della generazione Z» (cioè la «nuova generazione che oscilla ormai tra i 12 e i 21 anni di età»), De Benedetti sull’immigrazione «ossessione della Francia»,

Preziosi sul sì di Draghi alla candidatura di Roma a ospitare Expo 2030, Alfredo Roma sull’uso dei droni dopo il caso della pistola recapitata a un detenuto nel carcere di Frosinone, concludendo con il giurista Giovanni Maria Riccio (che una nota in corsivo in calce segnala docente all’Università di Salerno) su «Come la legge italiana sul diritto d’autore favorirà i grandi editori». 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con un pezzo di Michael Hendrix uscito 10 giorni fa in inglese su Persuasion sul rivalutare la gentrificazione e un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Giurato al filosofo Maurizio Ferraris sulla “cancel culture” che pur «con i suoi tabù è meglio della censura cinese».

In ultima pagina torna il promo del servizio podcast “Oggi su Domani”, finalmente in una nuova versione corretta (dopo lo scorso del 14 settembre) con l’aggiunta della specifica che è da tempo disponibile anche sul sito ufficiale. 

Lungo la giornata di oggi (in cui, per un ritardo dopo mezzanotte, risulta datata anche la nostra disanima del giornale di ieri), altre segnalazioni curiose:

comprese le nostre.

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