sabato 16 ottobre 2021

In piazza antifascista e al Salone con “DopoDomani”

21° Domani cartaceo da 32 pagine (il secondo a 2,50 euro anche se chi ha comprato i primi 2 facoltativi in edicola per diversi giorni aveva speso la stessa cifra), ancora con la presenza dell’inserto DopoDomani stampato in abbinata obbligatoria al centro (e pagine in numeri romani), tornato al sabato per la concomitanza del Salone del Libro di Torino ripreso in presenza. 

Il giornale inizia con l’editoriale del diretòr sulla «linea della fermezza» e l’apertura di Preziosi sulla «piazza antifascista di tutti quelli davvero contro Forza nuova», ancora una volta splendidamente illustrata da Nardi e con in manchette il richiamo Arci alla manifestazione dopo l’attacco alla Cgil. 

All’interno La Giornata in 7 news e De Luca (con la collaborazione di Stefano Tieri da Trieste) sulla giornata No Green Pass, poi con Trocchia su «Disordine e negligenze» dello scorso «sabato fascista» romano e Giro sulla «mai morta» mentalità fascista, Merlo sui «due pericolosi ostacoli sulla strada di Draghi» (reddito di cittadinanza e ministro Garavaglia in tribunale), e Faieta da Milano sullo stesso minsitro «leghista di governo», Pagliassotti da Torino (con mappa di Teoldi) sulla periferia del capoluogo sabaudo dove alle comunali ha vinto l’astensione e Balassone sulla «partita a scacchi con la politica sul futuro della Rai», Maccaferri da Londra sull’omicidio del parlamentare laburista e D’Aniello da Berlino sulle basi del nuovo governo tedesco («Clima, salario e fisco»), Sara Creta di nuovo da Tripoli sul governo libico che guida gli assalti nei centri di detenzione e Rapisardi da Torino sul«l’arcipelago di violenza» dei CPR che «rende gli stranieri dei nemici», per finire con De Benedetti sui respingimenti legalizzati «la Polexit che piace a Bruxelles» e Davide Assael dell’associazione di dialogo interculturale Lech Lechà sulla retorica di Meloni «nel solco nero di Heidegger». 

Dopo l’inserto di cui parliamo più avanti, Lerner apre le Analisi con l’inchiesta sul porto in Libano «diventata una questione settaria»,

Tornielli sull’attentato suicida a Kandahar, poi con 3 lettere (l’ultima con risposta di Faggionato & Tizian) e Pasquino su Forza nuova che va sciolta come anche se dovesse rinascere, Penati sui «nuovi problemi dell’euro e la crisi dal lato dell’offerta» con sei alternative per la crisi energetica (razionamento, prezzi calmierati, aumentare le fonti non rinnovabili, autarchia, mercato, sussidi), concludendo con l’incrollabile – nonostante i continui attacchi social – Azzollini sulle falle nella privacy del nuovo decreto sul green pass e Russo da Firenze sulla “ricca” Salernitana ancora alla ricerca di un acquirente. 

Un interessantissimo contributo di Ciconte & Panariello dell’associazione Terra! sui «segnali di crisi climatica sugli scaffali dei supermercati» apre le Idee,

accanto al sempre brillante Fabio Vassallo su «Ambra e Dibba tre metri sopra il ghosting» (con un corsivo nel titolo che ci manda in sollucchero anche se inutile perché non è il titolo di un’opera) e prima di terminare con l’articolo fin qui più personale di Giammei (dalla newsletter “Cose da maschi”) sulla «matrice del fascista che sarei potuto diventare».

Al centro del giornale il 20° DopoDomani cartaceo (dei 26 finora realizzati, anche se dopo i primi esperimenti... saltuariamente periodici sotto la testata si dice “Numero 22”), con copertina illustrata da Michela Rossi in arte Sonno e il titolo «Leggere il presente», in concomitanza con il Salone del Libro di Torino (a cui è dedicato un trafiletto sul ritorno in presenza) «Una raccolta speciale di racconti per perdersi e forse ritrovarsi nell’universo contemporaneo». 

All’interno articoli inediti di Stefania Auci, Alessandra Carati, Francesca Marciano, Bottone, Cornia (con due trafiletti su di lui e il suo ultimo libro), Ricci, Sandro Campani, Elena Vervello (con trafiletto su di lei), Barbara Baraldi (con due trafiletti su di lei e il suo ultimo libro) e Arianna Farinelli. 

Con l’occasione il sempre generoso Campagna dà fondo a tutte le sue forze (ma una prossima volta non ci stupiremmo di vedere un’altra sua overdose con disegni anche oltre all’inserto) firmando ben 9 illustrazioni nel suo tratto sperimentale “sporco”, quasi tutte di grande fascino.

In giornata, come sempre altri spunti e nostre segnalazioni.

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