mercoledì 17 novembre 2021

La legge di Bilancio e il bilancio della Cop26

Torna un editoriale di Ignazi (sul Quirinale «prova della maturità politica per il M5s») e un’apertura di Ricciardi (sulla legge di Bilancio con «150 milioni di euro che servono all’Eni»), con foto del celebre marchio del cane a sei zampe e in manchette ancora il promo del libro Galatime

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Holgado sull’avvocato Bianchi di Open tramite in Rai proseguono i Fatti, poi un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Preziosi a Teresa Bellanova (che secondo molti osservatori sta dilapidando tutto il lavoro politico accumulato negli anni...) e Merlo sulle intercettazioni di Ferri inutilizzabili, il vice caporedatòr Imberti sull’«ostinato rifiuto di una rielezione» che lega Mattarella a Napolitano e Pasquino sulla maggor chiarezza invocata sulle scelte per il Quirinale, ancora Merlo sulle ultime nomine del Csm con le regole dell’era Palamara e De Luca sulla prima stretta per la quarta ondata della pandemia, Rapisardi da Torino sulle regioni che resistono alla legge sulla parità di genere,

Matalucci da Berlino (con grafica di Teoldi) sull’arresto del gasdotto Nord Stream 2 e infine Da Rold da Milano su Unicredit che «lascia la Turchia mentre Bbva rilancia». 

4 lettere (senza risposte) e Coen sul «Monetizzare il disagio dei Pronto soccorso non risolverà i problemi» aprono le Analisi, De Benedetti sull’ancora quasi-candidato Zemmour all’Eliseo,

Di Giuseppe sulla firma Italia-Francia che «rafforza soprattutto Macron», un’intervista “classica” di Lerner alla dissidente iraniana Masih Alinejad «che spaventa il regime dal suo esilio americano», Cotugno su «Cinque cose ottenute, cinque mancate» della Cop26 sul clima, per finire con Bolzoni sulla «liturgia dell’antimafia» che «celebra il passato ma non guarda mai al futuro», ragionando dal libro L’antimafia tradita di uno dei figli di Pio La Torre (l’unico parlamentare ucciso dalla mafia, nel 1982). 

La recensione di Marchesi sul film È stata la mano di Dio apre la sezione Idee, chiusa subita dopo dall’intervista “classica” di Coppola (come al solito scoppiettante e anticonformista, oltretutto twittando le ultime righe... anche se sbaglia a trascrivere il nome della fumettista Giulia Spagnulo in arte Zuzu raddoppiandole le Z) a Valerio Mastandrea – mentre è a Trieste a girare il sequel di Diabolik (che deve ancora uscire, il 16 dicembre) nei panni dell’ispettore Ginko – sulla serie tv animata Strappare lungo i bordi di Zerocalcare che esce oggi su Netflix e in cui (unica voce non del fumettista) doppia l’Armadillo voce della sua coscienza «vigliacca e strisciante». 

In giornata, altri spunti

e nostre segnalazioni.

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