venerdì 28 gennaio 2022

«Voglio una doonnaaaaaaaa!» (cit.)

Torna a un layout più tradizionale la prima pagina, con i richiami in testa (a Faggionato sul M5s, Sabelli sulle scuole e Ricci su Sanremo), un editoriale di Urbinati sul paradosso dell’instabilità e l’ormai consueta apertura di Preziosi (impegnata anche nella brillante conduzione della “semana santa” quirinalizia a Prima Pagina) sulla tentazione del Mattarella bis, fotografato in coppia (inseparabile?) con Draghi. In manchette, inamovibile il FAI. 

All’interno tornano anche le colonne d’approfondimento sui leader dei partiti (firmate Di Giuseppe, Imberti, Merlo & Ricci) a proseguire i Fatti, poi ancora Sonia Ricci con grafico di Teoldi sulla paralisi dei partiti e Imberti sulla «penosa rivincita dei peones», quindi La Giornata in 7 news (l’ultima accompagnata da una foto con dida palesemente su di un’altra...) e ancora Merlo su Salvini e Meloni «bloccati dalla logica del regolamenteo di conti»), Grieco dal Vaticano sulla “quirinabile” Belloni studente dei gesuiti all’Istituto Massimo di Roma come Draghi e Rutelli, Faggionato sulle «crepe fra Draghi e Di Maio» (ebbene, sì: i due nomi nello stesso titolo!) mostrate dal «pasticcio su Putin»,

concludendo – dopo una quasi di fatto mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni – con De Benedetti sulla scommessa di Macron del «dialogo europeo con Mosca» e Freyrie da Berlino su Scholz che vuol ancora trattare con Putin. 

4 lettere (senza risposte) e il ritorno del medico Coen sui Pronto soccorso «in codice rosso dimenticato dalla politica» (uno dei temi più importanti in assoluto,a dispetto del suo essere ben poco dibattuto) apre le Analisi, poi Sabelli sulla ventilazione nelle scuole («non risolve da sola il rischio Covid»),

Penati sulle scelte sbagliate di Tim di fronte alla probabile aggregazione italiana Vodafone-Iliad, Giro sui beduini del Sinai alleatisi con l’Egitto contro l’Isis, una stavolta effettiva mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, Cocco su Xi Jinping che «con la scusa dei corrotti riprende il controllo dello stato» e infine ancora Urbinati (prima volta in doppio sul cartaceo, per lei) sul mito della burocrazia digitale che «usa il pretesto dell’efficienza per abolire la volontà umana» e Ponti su «Come redistribuire reddito attraverso i trasporti pubblici». Ferrero sul «Perché Berrettini ha diritto a un posto fra i più grandi» apre le Idee, poi con un racconto di Luca Ricci sull’ormai prossimo Festival di Sanremo illustrato con il suo tratto alternativo “sporco” da Campagna,

l’autore comico Pierluca Mariti (star su Instagram come Piuttosto_Che, usato come occhiello ma con il trattino sbagliato...) su come «Sui social tutti consigliano cose che non farebbero mai», per chiudere con Cacciola alias Martina dell’Ombra sui superficiali anni ’90 in cui «si poteva ridere di tutto. Oggi no»

Lungo la giornata, oltre al live blog sul Quirinale nonché i puntuali e curiosi tweet di Merlo dalla Camera e Ricci dal desk, altri spunti

e nostre segnalazioni.

In serata, il diretòr torna a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale).

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