giovedì 24 febbraio 2022

Dall’Ucraina con amore (e guerra)

Ancora richiami in alto (a Holgado sull’editoria laziale, De Monticelli sulle giovinezze, la replica di Brunetta su Venezia), ma poi spazio all’apertura di De Benedetti su cosa vuol fare davvero l’Europa nei confronti di Putin con splendida foto della Porta di Brandeburgo illuminata dai colori della bandiera ucraina e l’editoriale in taglio basso (una posizione che mancava dal 29 gennaio) di Ignazi sul pretendere di sapere «con chi sta davvero la Lega». In manchette il rassicurante FAI. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Holgado sull’emergenza ucraina proseguono i Fatti, poi Da Rold da Milano con infografica di Teoldi sui «rubinetti del gas “italiano”» e Caselli sul «rischio concreto che la fortezza russa stavolta non regga», Rampoldi un «un po’ del dna di Putin» anche in Occidente (con in calce di fatto quasi una mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni), Di Giuseppe sul Mes con la maggioranza che rischia di nuovo la spaccatura e il diretòr sull’incomprensibile (o forse no) PD che «approva le follie di Renzi sui giudici», Martini sugli aerei acquistati prima di vendere Ita Airways, Moizo sulla concorrenza per le autostrade e infine ancora Holgado sugli affari dell’editoria del Lazio per l’inchiesta “Silenzio stampa”. 

5 lettere e Salvatore Vassallo sul salvinismo che non è finito («Le priorità sono di sinistra ma i voti vanno a destra») danno il via alle Analisi, poi con De Monticelli sulle «Giovinezze che non fioriscono nella malinconia delle piazze», Azzollini sulle modifiche alla Costituzione sull’ambiente («devono bilanciare protezione e crescita economica»)

e Seghezzi sul reddito di cittadinanza che «mostra il bisogno di politiche flessibili per il lavoro» (e il debutto su Domani della sigla Rdc ormai usata dai quotidiani come sempre adottando soluzioni il più possibile stringate per i titoli...), Ferrero da Alba (CN) per i 30 anni di Mani pulite sulla tangente Enimont «raccontata dal (quasi) fedelissimo di Bossi», un estratto da Il cielo oltre le polveri di Valentina Petrini sulle «Tragedie e menzogne sull’Ilva» e in chiusura Gigi Riva natìo di Nembro che presenta il suo libro sulla sua «città silente paradigma del Covid» (in entrambi i casi con un benemerito corsivo nell’occhiello: e noi commossi ringraziamo!).

Un “Diritto di replica” del ministro Renato Brunetta all’articolo di ieri di Scarpa (che a sua volta gli risponde per le rime) sulla «Lotta di classe a Venezia» apre le Idee, accanto a un grande Cottafavi sulla sua “prova Tolstoj” – ottima anche per parlare di Russia in positivo – per i libri brutti quando non sono ancora libri «ma così brutti da fare cagare e non potere essere pubblicati» (con un’ulteriore nota di merito per l’uso settentrionale della G anziché la C romana che noi di PPD ovviamente aborriamo...), concludendo con l’italianista Eugenio Refini sul parlare di ruoli più che questioni di genere per “Cose da maschi”. 

In ultima pagina una nuova pagina per il nuovo mensile Scenari... 16 pagine inedite domani allegate a Domani (con una nuova immagine dopo quella di ieri, forse la copertina sostituita all’ultimo perché già usata 2 settimane fa da Left...).

Lungo la giornata, oltre a un nuovo e sempre meritorio liveblog sull’Ucraina, altri spunti e nostre segnalazioni (compresa una vera e propria “maratona Fabbri”, nella settimana in cui tiene la rassegna stampa a Radio 3 Mondo).

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