sabato 12 marzo 2022

Zuckerberg terrorista, stavolta lo dice Putin

Nuovi richiami sotto la testata, a De Benedetti sul Consiglio europeo, Penati sull’euro e Giurato sulla magia di Napoli, poi editoriale di Urbinati sul «rischio di una rinascita nazionalista dentro l’Europa» e apertura di Faggionato sulle piattaforme digitali (di Zuckerberg, cioè Facebook e Instagram) in guerra, con foto di Putin e manchette con QR code sul podcast del diretòr “Appunti” (che ospita proprio Urbinati). 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e De Luca sulla battaglia nei cieli ucraini più il “Bollettino di guerra” come «DMD» proseguono i Fatti, poi con De Benedetti sul vertice europeo nella (incongrua, va detto) cornice di Versailles e ancora Faggionato su Giorgetti che disfa con Zaia gli obiettivi di Draghi, Bibus da Milano sulla sua Kherson che «resiste solo grazie ai social» e Di Giuseppe sulle ambasciate russe «ormai armi della propaganda», Merlo sui partiti che dopo 10 anni (scandalosamente) vogliono già cambiare la legge sull’incandidabilità e come «Giu. Mer.» sulla riforma del Csm in bilico (ma guarda), chiudendo con il giurista Olea Andriychuk sul mercato della pubblicità distrutto da Big Tech, articolo uscito in inglese un mese fa su ProMarket (la rivista online curata dal diretòr prima di avviare l’avventura di Domani, e che pur avendo già pubblicato altri estratti la Redazione è riuscita a scrivere con il trattino...)

e Ikonomu su Google e Meta indagate per accordi segreti

Penati su «Cosa rischia davvero l’euro nella guerra parallela delle valute» dà il via alle Analisi, poi con 2 lettere (la prima un Diritto di replica da Italgas per l’articolo di giovedì, a cui risponde la stessa IrpiMedia) e il diretòr — per la prima volta dalla loro introduzione oltre tre mesi fa, non indicato nei richiami — sulla politica che sola può fermare la guerra, «non le armi e neppure le sanzioni», Annicchino sull’addio della Russia al Consiglio d’Europa «era scritto. Nella teologia» e Russo da Firenze sull’altro Casini alla guida della Serie A (peraltro tornata con la S maiuscola), «un avviso a Gravina»), 

2 pagine di Bolzoni sull’incredibile processo che iniziava 50 anni fa a Messina sul convento di Mazzarino (con trafiletto sugli inevitabili libri e film),

concludendo con Balassone sul servizio pubblico che solo «farà uscire i mass media dalla logica delle “cerchie”» e in calce per poco una quasi mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

“Cose da maschi” di Giammei illustrato da Falzone apre le Idee, con 2 pagine di Giurato da Milano sulla «magia interattica di Napoli, vergine che si concede a tutti» per la mostra interAction spiegata da un trafiletto. 

In ultima pagina come ieri il giusto promo del prossimo Scenari (che insensatamente non segnala l’aumento a 20 pagine...), mentre Fabbri prova il debutto teatrale. 

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina, altri spunti

e nostre segnalazioni.

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