domenica 13 marzo 2022

Era l’Ucraina ma sembrava il Vietnam

Oggi gran prima pagina (seppur nella gabbia ormai consueta), con richiami a Preziosi sui pacifisti, l’esordiente Giuseppe Cima sul nucleare e Carrier sui musei d’arte, poi editoriale di Serughetti sulla «posta in gioco nascosta della guerra» e apertura di Da Rold da Milano sulla guerra alle porte della Nato, illustrata da una splendida Nardi che cita dopo 50 anni la celebre foto della bambina vietnamita dopo i bombardamenti di napalm. In manchette, si conferma l’ottimo promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti”. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Ikonomu sulla caccia italiana alle proprietà degli oligarchi russi proseguono i Fatti, poi con l’esordio di Rita Plantera dalla metro di Varsavia (dopo aver partecipato a Fuori dalla bolla lo scorso venerdì), Preziosi su «L’altra piazza pacifista» a Firenze e padre Lorenzo Prezzi (sacerdote dehoniano direttore del blog Settimana News) su «Le bombe e le chiese, chi ha favorito l’invasione russa», Casadio sulla questione «E se Putin fosse malato?», per concludere con un’altra grande pagina del duo De Luca & Teoldi sulle mappe con cui rappresentare il procedere della guerra.

L’ingegnere Giuseppe Cima con quasi 2 pagine sul «nucleare pulito che serve alla transizione verde» che non c’è (e come Fabbri apprezziamo il non uso dell’inglesismo “green”) più un trafiletto su Zaporizhzhia e le due colonne di Cotugno per “Areale” avviano le Analisi, poi con 5 lettere (senza risposte) e Giro su Putin ormai isolato, chiudendo con il debutto del giurista Alberto Toffoletto sul «modello di business insostenibile di Amazon spiegato a Sabino Cassese» (che in un convegno ha criticato l’Antitrust). 

La pagina degli editor apre le Idee, con “La posta del cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (con il caratteristico tocco di rosso nel titolo, e la conferma di quello sotto al disegno a mo’ di dida, come il disegnino delle letterine)

accanto a “La classifica dei libri” (occhiello tornato abituale dopo la... sbandata della “settimana” scorsa) commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna, quindi Carrier sulla crisi dei musei d’arte che «deriva dalla loro contraddizioni» e infine 2 pagine con un estratto di Antonio Franchini dal suo nuovo Leggere possedere vendere bruciare sui bestseller che oggi «allagano il terreno senza fertilizzarlo» accanto a un trafiletto sull’autore e una bella illustrazione di Campagna nel suo stile “alternativo”. Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina e un profilo su Fabbri, altri spunti la brutta notizia sul reporter Brent Renaud (che il caporedatòr Ferraresi ben conosceva nei suoi 10 anni newyorchesi) e nostre segnalazioni.

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