sabato 30 aprile 2022

Dalla de-nazificazione all’apocalisse (ma anche no, grazie)

Ancora un’impostazione tradizionale con richiami al diretòr, Russo e Mencarelli, editoriale di Bragantini su Generali e apertura di Morini sulla propaganda di Putin (con immagine feroce da un cartellone e chiusa altrettanto). In manchette sempre stabile il promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti” (oggi con Filippo Ceccarelli sui social) e la segnalazione del nuovo supplemento a richiesta Scenari (20 pagine in edicola da ieri per una settimana) in ultima pagina. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Holgado su “La giornata di guerra” con “Il bollettino militare” di Redazione, poi con Da Rold da Milano sul «negoziato Onu che non c’è» e D’Aprile sull’Ucraina che «resiste anche grazie a Elon Musk», Merlo su Meloni «con l’Ucraina ma senza Draghi e Salvini» e Cuperlo sulla «lezione di Mattarella» per l’Ucraina, Preziosi sul ritorno del “concertone” dei sindacati uniti a Roma e il diretòr sulla «frenata del Pil verso la recessione», Meletti su Generali («Mediobanca batte Caltagirone. Ora si tratta la pace») e Ricciardi sulla guerra che ha fatto aumentare gli utili di Eni, il vicedirettò Fittipaldi sull’incredibile triangolo tra «Il lobbista, il giudice e il critico» attorno a un quadro attribuito al Veronese (che però, al contrario di testo e dida, nel sommarietto è scritto Veronesi...), la prima puntata di Federica Tourn della prima nuova inchiesta fra le nuove tre stavolta già scelte dalla redazione ma ancora sostenute dai lettori (termine più preciso del «finanziate» usato finora, anche se bastava aggiungere «anche» come abbiamo sempre fatto noi...) sulla «pedofilia dei preti italiani che i vescovi tengono nascosta»,

per chiudere con Trocchia sull’inceneritore di Roma e Zanchini di Legambiente su «idee e riforme per tempi incerti» anziché rinvii per la transizione energetica. 3 lettere (la prima con la risposta di Maltese) e il tributarista Vittorio Emanuele Falsitta sulla riforma fiscale «cantiere aperto ostaggio dei partiti» apre le Analisi, poi con Follini sull’Italia che «ha sacrificato la politica estera sull’altare della campagna elettorale», Penati sul fronte finanziario dove «Putin può vincere una battaglia ma perderà la guerra»,

Russo da Firenze sul professionismo del calcio femminile che «mette fine a una lunga ipocrisia» e Ferrero da Alba (CN) sull’ultimo titolo di Boris Becker «quello di carcerato»

Di nuovo 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Mencarelli sulla «sovrapposizione assoluta tra parola e vita, morte e amori» nel romanzo-verità Il più crudele dei mesi di Gigi Riva e la brillante recensione della figlia Viola Di Grado su Diavoli di sabbia (purtroppo non in corsivo nell’occhiello...) della madre scrittrice Elvira Seminara.

Lungo la giornata, oltre a nessun liveblog sull’Ucraina (e di rimando nessun nostro tweet sul 66° TGla7 quotidiano consecutivo con Fabbri) altri spunti

e nostre segnalazioni.

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