lunedì 4 aprile 2022

Non possiamo restare indifferenti, ormai è genocidio

Inconsueta apertura di settimana senza fotonotizia, anche se accanto al consueto editoriale del lunedì di Maltese – su Conte e Salvini che (ovviamente) non convincono i pacifisti – l’apertura di Da Rold da Milano sull’invasione russa che sta diventando genocidio ucraino vede il 7° titolo di Domani tutto in maiuscolo (anche se come al solito il font non lo rende leggibilissimo...), con richiami sbalzati in calce a Pugliese sul fattore umano, Annicchino sul patriarca Kirill e Bazzi sulle periferie abbandondate dove (ovviamente, di nuovo: ma non è colpa di Domani, anzi!) prolifera il male. In manchette, stabile il promo con QR code del podcast “Appunti” (oggi con Bruni), senza più alcun riferimento nemmeno in ultima pagina (ed è incredibile, anche se c’è un inserzionista: basta una riga sotto la testata come gli altri quotidiani...) al supplemento Scenari dossier da 48 pagine in edicola fino a venerdì (forse è già esaurito anche stavolta...). 

All’interno 4 immagini choc in 2 pagine con le sole didascalie spiegano meglio di qualunque editoriale gli effetti della strage a Bucha, poi La Giornata in 6 infografiche del data editor Teoldi e Di Giuseppe su quanto sappiamo sul massacro proseguono i Fatti, con Rampoldi sul«l’eterogenesi dei fini» anti Putin e infine 2 grandi pagine di Pugliese sul «fattore umano che cambia i calcoli della guerra»

4 lettere (senza risposte)

e Annicchino sul nuovo delirio di Kirill aprono le Analisi, poi con Cotugno sulla battaglia legale tra ong e Stellantis per il cobalto e Bruni su una Bce più drastica per l’inflazione (con il diretòr che su Twitter invita ad aprire un dibattito), Tarchi sulla sinistra francese che si prepara alla sconfitta, Passarelli su «Salvini l’iconoclasta» dei simboli della Lega e del suo futuro, per chiudere con “La posta del portafoglio” di Gaziano e “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna.

Per le Idee riecco 2 articoli in 2 pagine, con lo psichiatra Corrado De Rosa che parlando della sua esperienza e del saggio Tutto era cenere ragiona sui serial killer (con un’affascinante immagine dal repertorio Pixabay, forse la migliore di sempre) e Bazzi sull’imboscata subita alla (non) presentazione nella sua Rozzano dei suoi due libri che giustamente si allarga a riflettere sulle periferie

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina e ualcune storie di Trocchia sul suo pezzo di ieri, altri spunti e segnalazioni.

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