domenica 3 aprile 2022

Riecco gli ungheresi (ma senza Keyser Soze)

Nuovo numero con richiami in alto, a Ikonomu su Salvini, Tarchi su Le Pen e Fusconi sui bambini, poi editoriale di Pasquino sul «declino dei sovranisti e dei sedicenti liberali» e apertura dell’inviata Francesca De Benedetti a Budapest per le elezioni ungheresi «frontiera che separa l’Europa libera dai regimi filorussi». In manchette ancora il promo con QR code del podcast “Appunti” (se non andiamo errati oggi senza nuovi ospiti) e il riferimento al supplemento Scenari a richiesta ancora demandato all’ultima pagina. 

All’interno La Giornata in 7 news e Di Giuseppe in aggiornamento più “Il bollettino di guerra” dalla Redazione (e infatti con l’articolo “il”), poi con Ikonomu sul «grande imbroglio di Salvini» per giustificare i respingimenti in altre guerre “finte” (sì, certo, come no: milioni di migranti per sport... come se fosse umanamente possibile, e l’incredibile è che c’era perfino chi ci credeva davvero) e Alfredo Roma sulla strategia di Conte riguardo alle armi nel governo «dettata dal risentimento», ancora De Benedetti da Pudapest sull’altra chiamata alle urne ungheresi vale a dire quella del referendum anti Lgbt per spaccare l’opposizione

e Bragantini sul perché non servirebbe far pagare la ricostruzione ucraina a Mosca, l’esordio di Laura Loguercio da Milano sul futuro incerto di Zingonia «dove pure i sogni sono fuori moda» (compresa una celebre ruspa “leghista”),

Trocchia sul processo al boss che ha trattato l’acquisto di un neonato per 10 mila euro, per finire con Morando da Trento sul crollo del potere in Alto Adige tra «Intercettazioni, appalti e politica»

4 lettere (senza risposte) e il ritorno della rubrica “Il cannocchiale” di Risso (con la specifica «La politica e la società attraverso i dati» ma un refuso con una C in meno, segno che ogni volta si digita...) sulla guerra che cambierà gli equilibri tra mondo occidentale e orientale aprono le Analisi, poi con Tarchi sulla sorprendente rimonta di Le Pen (che come Pecrésse ieri è fotografata in un gran manifesto elettorale raggrinzito), il “Diario europeo” di Saraceno sull’inflazione strutturale e infine “Areale” di Cotugno sul dibattito intorno alla biodiversità oscurato dalla guerra. 

La scrittrice Laura Fusconi apre le Idee con i temi del suo nuovo libro I giorni lunghissimi della nostra infanzia, poi con Paparoni sul «viaggio all’inferno di Steve McQueen» (per diverse ore indicato come «infermo» sul sito...) con opere del regista attivista ben valorizzate dagli spazi milanesi del Pirelli HangarBicocca, Carzaniga sui film di supereroi da «tempi bui» e «psiche fragile del pubblico» come Morbius ma anche The Batman (quest’ultimo peraltro già argomento di 2 articoli), Russo da Firenze sul processo alle plusvalenze «test sul sistema impunito», per chiudere con la pagina degli editor insieme a “La posta del cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (e il caratteristico tocco di rosso nel titolo, più quello sotto al disegno a mo’ di dida e il disegnino delle buste: nella puntata di “Appunti” ieri il diretòr ha rivelato che è Erler il primo a leggere e a titolare la rubrica)

e “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi (con in calce l’immagine-logo di Campagna). 

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina e a un altro sulle elezioni ungheresi, altri spunti

e nostre segnalazioni.

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