sabato 2 aprile 2022

Pagare in rubli? Niet... e altre manovre politico-economiche

Piccolo cambiamento una tantum dopo 10 giorni, con editoriale di Ignazi su Conte e apertura del diretòr sul pagare il gas in rubli schiacciano in calce richiami, a Cocco sulla Cina, Assael su Hitler e Cacciola sul pacifismo. In manchette ancora il promo con QR code del podcast “Appunti” (nonostante il weekend attiva anche oggi, con Pilotti ma nessuna scritta sopra il disegno di Pericoli...) e il riferimento al Scenari a richiesta ancora demandato all’ultima pagina. 

All’interno La Giornata in 7 news e De Luca su Kiev e “Il bollettino di guerra” dalla Redazione proseguono i Fatti, poi con Cocco sull’Ue alla Cina e il capo redatòr Ferraresi sulla vittoria ucraina «sul crinale tra desideri e realtà», Holgado sui combattenti filorussi e un trafiletto di Redazione sulla missione a Kiev della presidente Metsola, Muzio da Milano sullo strano caso degli Usa per cui «Produrre più grano è rischioso» accanto all’agronomo Roberto Petrolani sulla biotecnologia per avere più cibo, Merlo sull’intricato caso dell’ex sindaco Uggetti e ancora il diretòr sulla «lezione ai cantori dell’impunità della politica», De Benedetti in trasferta per una settimana da Budapest sull’opposizione a Orbán domani al voto e Faieta da Milano sulla pace fiscale dopo Gucci anche di Bottega Veneta, chiudendo con l’analista Giorgio Fruscione dell’Ispi sulle elezioni cruciali in Serbia tra Russia ed Europa.

3 lettere (senza risposta) e Assael sul «se tutti sono Hitler nessuno è Hitler» aprono le Analisi, poi con Pellizzari sull’anima slava («Da Zagabria a Semipalatinsk tutte le strade portano a Mosca»), Tarchi sulla corsa di Valérie Pécresse alle presidenziali francesi, per concludere con Cima sulla fusione nucleare dell’Eni che Brugnano vuole a Venezia «slogan pericoloso» e dopo quasi un anno Simona Sinesi della onlus Never Give Up sull’ancora troppo silenzio sul tema dei disturbi alimentari

Giammei con “Cose da maschi” illustrato da Falzone apre le Idee,

poi con Balassone sui social che «pensano di essere come delle scatole nere» e infine la sempre brillante Cacciola alias Martina dell’Ombra sul pacifismo che «ha bisogno di un restyling» (con la sua ormai immagine-logo di Campagna). 

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina e a una recensione di Aldo Grasso su Fabbri altri spunti

e nostre segnalazioni.

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