giovedì 19 maggio 2022

«La morte si è rifatta viva» (cit.)

Ancora richiami stabilmente sotto la testata a Ricciardi, Faggionato e Siti, poi editoriale di Cipolletta (che il diretòr ha consigliato agli amici conduttori di talk show) sulla bassa crescita che preoccupa più del pericolo d’inflazione e apertura di De Benedetti sull’Ue che pensa ad armarsi più che alla pace. In manchette ancora più stabile il promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti” (oggi con un sempre grandissimo Cottafavi sul nuovo supplemento Finzioni) e senza nessuna segnalazione del supplemento a richiesta Scenari (20 pagine in edicola da ogni venerdì per una settimana: basta una riga sotto la testata...) né su quello in uscita domani, il che è davvero incredibile... (come diciamo da sempre, basterebbe una riga sotto la testata come fanno tutti i quotidiani...) se non fosse che i riflettori se lo prende giocoforza (con il promo soltanto in ultima pagina come ieri) il nuovo Finzioni già al Salone di Torino dove sarà presentato domani sera. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e De Luca sulla diplomazia con il “Bollettino di guerra” firmato «DMD» proseguono i Fatti, poi con Holgado sulla «guerra di nervi tra Europa, Usa e Cina nell’Indo-Pacifico» e Ricciardi sui «Quasi 300 miliardi per staccarci dal gas di Putin», Di Giuseppe sull’adesione dei Paesi scandinavi alla Nato e Cuperlo sulla sconfitta di Putin se «è davvero una possibilità?», ancora Ricciardi su Craxi a capo della commissione Esteri e Merlo su «Forza Italia divisa dopo la pace armata nel centrodestra», Tizian nella quarta puntata dell’inchiesta sulla criminalità in Emilia stavolta su «Giovanardi e l’impresa dei clan», per finire con Trocchia ancora sul carcere di Modena e la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

Faggionato ancora da Chicago (per un master e altro allo Stigler Center) sulle primarie USA vinte dai repubblicani cospirazionisti apre le Analisi, poi con 3 lettere (senza risposte) e Assael di Lech Lechà sull’aver «tutti perso l’orientamento tra crisi e catastrofi», Pugliese sul complicato rapporto Turchia-Nato

e Da Rold da Milano sul Forum di Davos «tra l’etica di impresa e i dilemmi russi», chiudendo con Balassone sui sospetti della «vera natura di Twitter» ambizioni di Musk comprese e infine l’inatteso riemergere de “La politica in versi” di Cornaglia su Draghi. 

Un gran pezzo di Siti sulla morte che «si è rifatta viva», con trafiletto sul nuovo supplemento mensile Finzioni illustrato da Pericoli (il che peraltro ci manda in sollucchero), apre le Idee, poi con un ritorno stavolta inedito della scrittrice Gaia Giovagnoli e infine la divina Marchesi (in effetti dal Festival di Cannes, quasi certamente come ieri per Bellocchio) sull’incastro tra cinema e libri «diventato dipendenza».

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina altri spunti

e nostre segnalazioni.

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