martedì 24 maggio 2022

La paura fa 90 (giorni di guerra)

Oggi richiami a Da Rold, Serughetti e la sublime Margaret Atwood, poi editoriale (con un paio di frasi sconnesse da refusi) dell’ex viceministro Giro sul «dover sempre ricominciare tutto da capo» che affligge i governi italiani e apertura del diretòr su Europa e inflazione «ma il problema sarà la recessione». In manchette il promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti” (oggi in pausa) e ancora nessuna segnalazione cartacea del supplemento a richiesta Scenari (20 pagine in edicola come ogni venerdì per una settimana) a favore del nuovo supplemento mensile Finzioni (32 pagine in edicola da metà mese per quattro settimane) in ultima pagina con altro codice QR. 

All’interno La Giornata in 7 news e De Luca sulla crisi alimentare con “Il bollettino militare” di Redazione proseguono i Fatti, poi con Da Rold da Milano su Zelensky a Davos e ancora De Luca sul soldato russo sotto processo a Kiev, Preziosi & Di Giuseppe su Draghi che «disinnesca lo sconto sui balneari con i centristi» e la rubrica “Domani a Palazzo” di Ricci, un’intervista “classica” di Lucarelli da Milano alla madre di un ragazzo arrestato perché manifestava contro l’alternanza scuola-lavoro,

De Benedetti sul primo viaggio (da presidente) di Biden in Asia, concludendo con Davide Mancini da Tserovani in Ossezia del Sud dove «Putin vuole il controllo del gas». 

Un’unica lettera da oltre una colonna (di Giuseppe Bivona in replica a due articoli del vicedirettò Fittipaldi, che replica in corsivo lungo tuta l’altra colonna) e Bolzoni su Palermo che 30 anni dopo Capaci «ha cancellato Falcone e l’Antimafia» avviano la sezione Analisi, poi con Zanchini di Legambiente sui balneari

e Cotugno sulle elezioni in Australia che «ormai si giocano sul clima», “La posta del portafoglio” di Gaziano (ormai stabilmente di un’intera pagina) e Fontanelli da Milano sull’Italia che «vuole guidare l’inseguimento ai pannelli solari della Cina», con la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, Serughetti sulla destra populista in tre parole («patria, famiglia e libertà») al centro del suo intervento di ieri alla Fondazione Feltrinelli di Milano nel ciclo di incontri “Di-segno nero”, per finire con Morando sull’ex terrorista ora storico Paolo Persichetti il cui «passato continua a chiedere il conto». 

Natascha Lusenti da Milano che racconta l’incontro (da Amsterdam al recente Salone de Libro di Torino per Il custode del bosco) con la saggista ed editrice di libri per bambini fuggita da Kharkhiv apre le Idee, poi con il comico Francesco De Carlo che racconta i suoi spettacoli di stand up comedy all’estero sognando di arrivare in un club di New York e infine sua maestà la scrittrice Margaret Atwood sulla sua trilogia di romanzi con Rachel Carson (e il naufragar c’è dolce in questo mar...). 

Lungo la giornata, oltre al consueto liveblog sull’Ucraina e al nuovo podcast “Stati di tensione” di Fabbri stavolta per Chora Media, altri spunti

e come sempre nostre segnalazioni

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