mercoledì 25 maggio 2022

I guerriglieri italiani «hanno perso di vista i fondamentali»

Sotto la testata richiami a Sebastiani, D’Aprile e lo scrittore Augustine Sedgewick, poi editoriale di Pasquino sullo scopo della «guerriglia di Conte e Salvini» e apertura di Merlo sulla libertà di stampa minacciata dalla «caccia dei magistrati alle fonti» illustrata dal bel disegno (leggermente tagliato in basso) di Nardi già usato in prima a San Valentino. Nella manchette (inamovibile dal 31 marzo) il promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti” (oggi ancora in pausa) e ancora nessuna segnalazione cartacea del supplemento a richiesta Scenari (20 pagine in edicola come ogni venerdì per una settimana) a favore del mensile Finzioni (32 pagine in edicola da metà mese per quattro settimane) in ultima pagina con altro codice QR: pressoché certo che come ogni giovedì domani sarà il contrario. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Holgado sulle «Prove generali per sbloccare il grano fermo nei porti ucraini» con il “Bollettino militare” di Redazione proseguono i Fatti, poi con Sebastiani sul piano di pace «mai esistito davvero»

e Giro su «una base di partenza per i negoziati a porte chiuse», Da Rold da Milano sulla vittoria ucraina auspicata anche da von der Leyen a Davos, il diretòr sull’Ue che non decide l’embargo al petrolio russo, Grieco dal Vaticano su Zuppi a capo della Cei con il commento del dehoniano padre Lorenzo Prezzi di Settimana News, Di Giuseppe sui balneari con la maggioranza che «regge (per ora)» e Cuperlo su Enrico Berlinguer a cent’anni dalla nascita, concludendo con Bolzoni & Tizian sui «Troppi mandanti occulti per una sola strage di mafia» dell’attentatuni a Falcone di 30 anni fa

e Martini (che domani compie 69 anni: auguri!) sui cani dei vigili del fuoco in comodato d’uso. 

4 lettere (senza risposte) e Seghezzi sulla formazione terziaria in Italia «ancora all’anno zero» aprono le Analisi,

poi con D’Aprile da Istanbul sulla scommessa economica di Erdogan («Più repressione e meno soldi»), Cocco sul riarmo della flotta cinese non solo per Taiwan, Azzollini che smonta punto per punto la proposta di Calenda contro l’anonimato dei sociale e “Afriche” di Attanasio (per il 60° Africa Day anche su Radio 1) sul continente che «non è come lo immaginiamo»,

per chiudere con Finchelstein & Guerisoli sulla «storia globale del fascismo che precede la strage di Buffalo» e un estratto da La scorta di Enrico di Luca Telese su Berlinguer. 

Tornano i 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Esposito su «cosa resta del Leviatano tra guerra e pandemia» (e un trafiletto sul neo Festival delle istituzioni da domani a Catania) e un estratto da Coffeeland di Augustine Sedgewick, citato anche su Radio 3.

Lungo la giornata, oltre a un liveblog sulla strage in Texas e un altro sulla guerra in Ucraina, altri spunti e segnalazioni.

In nottata il diretòr torna a TG3 Linea notte (qui la puntata integrale).

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