giovedì 26 maggio 2022

Libertà e armi segrete, da noi e di là e di qua dell’Oceano

A sorpresa (perché non è ancora sabato) tornano sotto la testata l’editoriale del caporedatòr Ferraresi sugli USA che «non faranno mai una legge contro le armi» e l’apertura di Merlo su Gratteri «arma segreta di Giorgia Meloni», con in calce richiami a De Luca, Urbinati e papa Francesco. In manchette il promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti” (oggi con Riccardo Staglianò sul suo libro Gigacapitalisti) e come previsto nessuna segnalazione cartacea del supplemento mensile a richiesta Finzioni (32 pagine in edicola da metà mese per quattro settimane) a favore del supplemento ormai settimanale Scenari (20 pagine in edicola come ogni venerdì per una settimana), in ultima pagina con altro codice QR. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e De Luca sul piano di pace italiano di «fantasia» con il “Bollettino di guerra” firmato «DMD» proseguono i Fatti, poi con Giro sullo stallo che allunga la guerra, Di Giuseppe su Conte che «alza i toni per nascondere la dissoluzione del suo M5s» accanto a Salvatore Vassallo sulla legge elettorale («Il proporzionale non porta al governo dei ragionevoli»), Ricciardi su Giarrusso che lasciando il M5s apre un «terremoto siciliano» e l’esordiente (su Domani) Marco Bova da Trapani sul «mistero siciliano del massone che spiava l’antimafia», Sebastiani sul «massacro pianificato» in Texas e un altro trafiletto di «DMD» sulla solidarietà di Zelensky, Muzio da Milano sul dolore che pure «non cambia la linea dei repubblicani sulle armi» accanto a Faggionato da Chicago (ancora per un mese allo Stigler Center) sul Texas che «si prepara alla festa di pistole e fucili», concludendo una gran pagina di Teoldi sulle armi da fuoco «prima causa di morte per bambini e adolescenti» (sì, avete letto bene).

Da Rold da Milano sul FMI a Davos per cui «Italia e Austria sono le più esposte al possibile default russo» apre le Analisi accanto ancora a Muzio da Milano sul trumpismo che dalle primarie «forse può anche fare a meno di Trump», poi con 4 lettere (l’ultima con risposta elegante di Balassone a un brillante lettera di un traduttore per Netflix) e Urbinati sulle «ragioni etiche e politiche per bocciare i referendum sulla giustizia» del prossimo 12 giugno, Ludovica Meacci sulla Cina che «taglia fuori Taiwan dalle organizazione internazionali»

per finire con Pugliese sulla galassia degli stragisti americani (che poi sarebbe sempre statunitensi, ma vabbè...). 

Un’anteprima dell’incontro di dopodomani ai Dialoghi di Pistoia con lo scrittore Giordano Meacci sul cinema attraverso cui «viviamo i sogni e le vite dei fantasmi» apre le Idee, poi con 2 pagine inconsuete con la postfazione di papa Francesco all’antologia di 43 scrittori La tessitura del mondo che sovrasta un pezzo di Scarpa sui romanzieri «nuovi evangelisti».

In ultima pagina, la cover dello Scenari da domani in edicola e stasera già online per gli abbonati. Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina altri spunti e nostre segnalazioni.

In serata, il diretòr torna a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale).

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