martedì 7 giugno 2022

Aumentano i distinguo nella politica interna dei Paesi UE

155° Domani dell’anno (e 620° di sempre), con richiami al diretòr da Washington per il Bilderberg, Merlo su Peschiera e la rubrica di Pezzali, editoriale di Urbinati sullo «scambio dei ruoli tra partiti e media» e apertura con una rarissima intervista “classica” (con le domande in neretto) come già il diretòr a Pasqua di D’Aprile alla parlamentare svedese Amineh Kakabaveh di origine curde che giustamente non vuole cedere al ricatto di Erdogan. In manchette stabile il promo con QR del podcast del diretòr “Appunti” (senza novità dopo l’incontro con Deaglio), mentre continua l’assenza di segnalazioni cartacee del supplemento mensile a richiesta Finzioni (32 pagine in edicola da metà mese per quattro settimane) e perfino del supplemento settimanale Scenari (20 pagine in edicola come ogni venerdì per una settimana), a vantaggio in ultima pagina del nuovo supplemento mensile DopoDomani a fumetti uscito sabato. Con tre supplementi oltre al quotidiano, non si capisce perché non indicarli ogni giorno anche sul cartaceo, come qualsiasi giornale... 

All’interno 2 pagine del diretòr da Washington sulla «guerra vista dal Bilderberg nel tempo dell’incertezza» prosegue i Fatti, poi con le 7 brevine per La Giornata e De Luca sulla mediazione di Ankara, De Benedetti sulla crisi di leadership di Boris Johnson «cattiva notizia anche per Zelensky»

e come «FDB» sulla sfiducia a vor der Leyen,

Gonnelli sulla legge del salario minimo che «lascia scoperti i più fragili», concludendo con Tizian & Trocchia sul prosieguo della loro inchiesta sulla mafia nella capitale con la visita sgradita di “Diabolik” ai boss prima di essere ucciso

3 lettere (senza risposte) e Giro sulle due facce dell’Africa indipendente Nkrumah e Mobutu avviano le Analisi, poi con Marco Trovato (direttore editoriale della rivista Africa) sulla strage in Nigeria e Attanasio sul continente delle crisi umanitarie che il mondo ignora, Merlo sulle molestie di Peschiera del Garda e Cipolletta su crescita e produttività, poi padre Lorenzo Prezzi (direttore di Settimana News) su «Cosa resta dei valori morali della tradizione dopo la guerra benedetta da Kirill» e un mai così personale Ferrero da Alba (CN) sullo scomparso Gianni Clerici («poteva essere tutto. E forse lo è stato»), per chiudere con “La posta del portafoglio” di Gaziano. 

La rubrica oggi ribattezzata “Genitori e dintorni” di Pezzali con l’immagine-logo di Campagna apre le Idee con la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, poi con Siti illustrato da Pericoli sulle «cose più grandi della letteratura»

e infine Alessandro Ceccherini presenta il suo primo romanzo Il mostro (di Firenze, nello specifico).

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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