sabato 23 luglio 2022

Altro “Cibo” per la mente, tavolata mensile con “Domani”

666° Domani di sempre (e a tratti un po’ diabolico, giusto per sorridere...), con richiami a Holgado, Costa e lo scomparso Luca Serianni, un editoriale di Urbinati su quale diamine sia la proposta elettorale del centrosinistra (al di là del trentennale e avvilente “altrimenti vince la destra!”) e un’apertura di Trocchia sull’eterno di ritorno di Berlusconi che (ma pensa!) «vuole usare le elezioni per cancellare la sua frode fiscale». In manchette una nuova inserzione, per il bel speciale di Internazionale “Viva l’indipendenza”. Ancora nessuna segnalazione cartacea sui supplementi mensili Finzioni, DopoDomani a fumetti e perfino Scenari di ieri, lasciando in ultima pagina il promo del nuovo Cibo in uscita oggi (pur potendo fare una pagina con anche tutti gli altri, come sul web usando peraltro il nostro patchwork mattutino delle diverse copertine...). 

All’interno La Giornata in 7 news e Preziosi sul Lazio verso il voto a novembre perché Zingaretti si candiderà alle politiche proseguono i Fatti, poi con De Luca sulle primarie per le regionali in Sicilia e Petrillo su Mattarella «ormai mediatore delle crisi politiche», Ricci sui litigi per regolare il nuovo parlamento dai numeri dimezzati e Penati sullo scudo BCE che «non eviterà la crisi del debito italiano», un’intervista “classica” (con domande in neretto) di Faggionato all’economista Luigi Guso per un bilancio sul governo Draghi, Holgado sulla firma che «incorona Erdogan e salva il grano ucraino», la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, per chiudere con Deaglio da San Francisco sui «187 minuti in cui Trump ha deciso di non fare niente» nell’attacco dei suoi fan al Campidoglio (che ormai tutti chiamano in originale Capitol Hill). 

4 lettere (senza risposte) e l’ormai settimanale rubrica di Costa (senza nome fisso ma immagine-logo di Campagna da 2 settimane fa) aprono le Analisi, poi con Attanasio sull’aumento dei dubbi per la morte dell’ambasciatore suo omonimo,

D’Aprile sulle macerie di Damasco usate da Assad per rinsaldare i rapporti con Cina ed Emirati,

Giro sull’avanzata turca nel nord est della Siria e infine la politologa Valentina Rita Scotti sui temi del suo recente La Turchia di Erdogan (una settimana fa presentato qui). 

Cornia sul caldo e la sua percezione apre le Idee, poi con “Cose da maschi” di Giammei sulle figure retoriche spiegate da Star Trek (purtroppo non in corsivo né nel titolo né nell’articolo...) a Sfera Ebbasta, concludendo con una sintesi della lezione dello scomparso Serianni (amorevolmente ritratto da Nardi) tenuta l’1 agosto 2018 nel progetto Grande come una città promosso da Raimo.

Allegato a richiesta per un mese da oggi a 2,50 euro (confermando la grafica e i 3 richiami, a Santucci, Baresani e Signoroni), il secondo supplemento Cibo da 20 pagine — curiosamente indicato ancora come n.1, con tutta probabilità per il cambio burocratico dell’assetto editoriale: speriamo il prossimo mese venga però indicato correttamente il n.3... — curato da Sonia Ricci con il bel titolo «Acqua in bocca» su «troppa poca Italia nelle classifiche delle grandi guide» per citarne l’editoriale, con splendida illustrazione in copertina di Laura Angelucci e il sommario saggiamente ridotto a una sola pagina (per far spazio a 4 “Diapositive dal mondo”) e la scheda biografica dell’illustratrice (che firma 10 illustrazioni, a cui se ne aggiungono le solite 3 di Campagna, sempre senza bio...). 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con brevi trafiletti biografici degli autori) di Berardi da Torino & Michele Bertelli da Milano, Lerner da Kfar Saba in Israele, un estratto da Acqua. Una biografia di Giulio Boccaletti (che l’aveva presentato su Domani il 22 marzo), Cotugno da Milano e Francesca Ciancio pure, Pietro Calvisi da Ottana (NU), Baresani, Lorenzo Santucci, Cotroneo da Rio de Janeiro, Ferlan, De Luca da Santo Domingo, la “Parola al fotografo” con Andrea Di Lorenzo, la bella pagina “Ius cibi” sui cibi etnici con segnalazioni di Edoardo Cervigni da Milano, Ricci, Signoroni da Torino, Montagnoli e Cossater da Perugia, poi ancora Signoroni, Biagiarelli e Grandi. Ancora un grande prodotto, lontano dalle logiche partigiane e stantìe del settore in edicola e in Rete, con gran lavoro anche nell’art direction di Imberti, e un brillante uso delle illustrazioni: abbiamo già l’acquolina in bocca per il prossimo nome!

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

Nessun commento:

Posta un commento