All’interno le 7 brevine per La Giornata e De Luca sul «rapporto complesso tra crisi climatica e pericolo di valanghe» proseguono i Fatti, poi con Preziosi sulla trattativa per «salvare la faccia ai grillini» e Merlo sulla Lega contro la cannabis scelta per ricompattarsi, De Benedetti sugli strani alleati Draghi-Erdogan e Pasquino sui partiti che vogliono la crisi («hanno fatto i conti?»), Iannaccone sul — vergognoso, aggiungiamo noi — sciopero dei taxi «per evitare ogni vero controllo»
I #taxi fermi e i motivi della protesta, che vuole lasciare tutto intatto. Compreso il monitoraggio sul servizio, che resta comunque indistinto.
— Stefano Iannaccone (@SteI) July 6, 2022
L'articolo su Domani, in edicola. pic.twitter.com/ooEVV9NzWp
e Martini su Ita Airways «piccola e già piena di debiti», ancora Iannaccone (al primo bis su Domani) sulle pensioni alla Camera ormai più dispendiose degli stipendi e Segre sulla sottovalutata richiesta alla politica di nuovi spazi per partecipare, concludendo con il vicedirettò Fittipaldi sul «Vaticano a caccia di tangenti».
3 lettere (senza risposte) e Balassone sul Palio di Siena che ha spostato il TGla7 («In Rai sarebbe stato un dramma») aprono le Analisi, poi con Pugliese da Kiev sui 4 fronti ucraini del conflitto (in cui è saltato il neretto proprio sul primo: la controffensiva su Kherson, a cui seguono la ritirata nel Donbass, le perdite e i rinforzi, la Russia in cerca di reclute), un appello di Peter Sands «Oltre il Covid e la guerra» da direttore del Global fund contro Aids, tubercolosi e malaria nato dopo il G8 del 2001 (che un refuso maligno nella nota in calce fa scrivere la topica 2011...), Seminerio sui 10 anni del “Whatever it takes” di Draghi alla Bce «passati quasi invano» e il diretòr sull’addio anticipato di Visco che «può rafforzare la Banca d’Italia», chiudendo con Holgado sull’interminabile carneficina americana (che poi sarebbe statunitense, ma vabbè...) «compiuta con odio e armi semiautomatiche» e uno strano «G.T.» (dato che non c’è un articolo di Tizian accanto, a meno di una sostituzione dell’ultimo minuto...) sulla sodale di Cosentino e Berlusconi che dopo l’articolo di ieri si è dimessa dal CdA a L’Espresso.
Un ultimamente mai così attivo RAV alias Ventura sul «bisogno di un Thor donna» apre le Idee (anche se la testatina rimane Analisi: ma colore dell’occhiello, font e sommarietto parlano chiaro...) in occasione del nuovo film Marvel che esce oggi (anche se in realtà parla opportunamente della saga a fumetti originale con il genderswap), poi la divina Marchesi sulla serie tv The Staircase con il naturalizzato italiano Colin Firth e infine un estratto da Erosione (ma l’occhiello usa il plurale...) di Lorenza Pieri in libreria da oggi.
Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.
Oggi ho scritto un editoriale sullo sciopero dei tassisti su @DomaniGiornale. Ecco la risposta dei tassisti a Napoli. pic.twitter.com/hFvtBxvSsC
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) July 6, 2022
🇷🇺L'invenzione del passato, la genesi del Russkij Mir, le radici dell'identità ucraina nella Russia di Putin
— Gabriele Natalizia (@g_natalizia) July 6, 2022
📚con @Mara_Morini @bandicary ne parliamo su Scenari mensile (Zolfo Editore) @DomaniGiornale @PazzoPerDomani @Geopoliticainfo @SapienzaRoma @StefanoFeltri @mattiaferraresi pic.twitter.com/TkwwL3fkAZ
Dalla Kalsa alla scoperta di Palermo.
— Attilio Bolzoni (@atbolz) July 6, 2022
Paolo Borsellino, la sua famiglia, l'ammirazione per uno zio che aveva fatto la "campagna d'Africa“.
Sul Domani nel Blog Mafie dal libro “Uomini Soli“https://t.co/wG1GfQLe1a
Al Parlamento europeo passa la tassonomia verde con gas e nucleare. Il problema non è solo segnale che si dà alla finanza. Il grande guaio è il segnale che l'Europa dà al mondo: non ce la facciamo nemmeno noi. E si torna sempre lí: se non ce la fa l'Europa, non ce la fa nessuno. pic.twitter.com/iQcWMGAO12
— Ferdinando Cotugno (@FerdinandoC) July 6, 2022
Per i paesi nucleari, come la Francia, è ossigeno finanziario.
— Ferdinando Cotugno (@FerdinandoC) July 6, 2022
Per i non nucleari, come noi, vuol dire una marea di fondi privati sul gas come energia di transizione permanente oggi, mentre siamo distratti da politici che sbandierano il pensiero magico sul nucleare di domani.
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