mercoledì 20 luglio 2022

Crisi o non crisi, l’ora della verità (o suppergiù)

Giornata prevedibilmente convulsa (con tanto di super-maratona Mentana da 12 ore più il tg), aperta con richiami a Pugliese, diretòr e Batilla, poi editoriale apotropaico di Pasquino sul perché Draghi rimarrà a Palazzo Chigi e apertura di Preziosi su Mattarella contro la sfiducia, con foto dei due politici non politicanti. In manchette il promo con QR del podcast del diretòr “Appunti” (ancora fermo) e sempre nessuna segnalazione cartacea sui supplementi mensili Finzioni, DopoDomani a fumetti e Cibo, lasciando in ultima pagina il promo del settimanale Scenari (pur potendo fare una pagina con anche tutti gli altri, come sul web usando peraltro il nostro patchwork mattutino delle diverse copertine...). 

All’interno La Giornata in 7 news e Di Giuseppe sullo scomparso Conte con dissidentei M5s pro Draghi proseguono i Fatti, poi con Tizian sulla strategia di Salvini per il voto e Iannaccone sulla Lega tornata padana, il sempre caustico Meletti sul malcostume dei ministeri e Cuperlo sulla brutalità anti M5s, Trocchia sugli arresti a Terracina e come «Ne. Tro.» su torbidi “affari liguri” (occhiello dixit), Ferrara sull’arresto piacentino di sindacalisti della logistica

e Cocco sul viaggio già rimandato di Nancy Pelosi a Taiwan, D’Aprile sull’uso turco dell’Interpol contro gli oppositori all’estero e Holgado sul trilaterale in Iran con Putin ed Erdogan, per finire con il reportage di Pugliese da Kiev sulla Legione internazionale in Ucraina e Felice sul «lavorare per una Russia senza Putin». 

5 lettere (senza risposte) e Bragantini sul «vero dilemma di Draghi» danno il via alle Analisi, poi con l’economista Lelio Iapadre e l’ingegnere Sauro Longhi per il programma politico suggerito da Domani sull’investire nelle università e il diretòr sull’Eni nella guerra giudiziaria del caso Nigeria, concludendo con De Luca su Franco Prodi (in ogni famiglia c’è la pecora nera, figurarsi con 9 fratelli anche se tutti laureati con lode!) dai negazionisti del clima e la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

Il brand strategist Andrea Batilla sul «perché associamo Valentino al buon gusto e D&G al cattivo» apre le Idee, poi con un inedito del grande scrittore rumeno Mircea Cărtărescu sulle crisi esistenziali (compresa la sua) di cui parlerà domani sera al romano Festival Letterature (con trafiletti su lui e l’evento). 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

Sulla delirante crisi di governo, rimandiamo ai copiosi retweet sul nostro account.

Nessun commento:

Posta un commento