domenica 7 agosto 2022

«Domenica d’agosto, che caldo fa...» (in ogni senso)

Subito un editoriale di Giro sulla guerra che torna «abitudine contagiosa» e un’apertura di Preziosi sull’(inevitabile) accordo “tecnico” PD-rossoverdi, con richiami in calce a Stefano Chianese, Risso e Pezzali. In manchette accanto al countdown torna saggiamente il promo allo speciale DopoDomani estivo. Degli altri come sempre non c’è traccia, tranne l’ultima pagina dedicata (almeno!) al nuovissimo Fumetti uscito ieri.

All’interno “Forse non tutti sanno che” e ancora Preziosi su Letta contro Renzi proseguono i Fatti, poi con Faggionato sulla vergogna del 1,5 milione di italiani senza cittadinanza «nel limbo della burocrazia» (circostanza per cui ci piange il cuore e s’irrita il cervello, sommata all’altra vergogna dei 5 milioni di studenti fuorisede...), La Giornata in 7 news e l’esordiente Chianese sulle motivazioni della sentenza per la trattativa stato-mafia, Iannaccone sulle promesse di Conte, una breve intervista di Trocchia all’ex procuratore Francesco Greco sui rifiuti a Roma e Zini sulle proteste contro il rigassificatore, chiudendo con Lerner sulla guerra di Lapid a Gaza «soprattutto elettorale» (sì, avete letto bene) e Cocco sulle “prove di sbarco” cinesi a Taiwan. 

4 lettere (senza risposta) e “Il cannocchiale” di Risso sulle identità politiche di un’Italia sempre più frammentata aprono le Analisi, poi con Novelli sui manifesti elettorali giocoforza tornati di moda e Seghezzi sulla società «tra stato e individuo» bellamente dimenticata dai partiti, un sempre brillante «Dizionario per capire il confuso dibattito politico» da Pasquino

e Pellizzari sulla «flotta orgogliosa» del Giappone orfano di Abe, per finire con Azzollini sul «gran ballo delle sentenze attorno alle autostrade del gruppo Toto»

Balassone sull’anonimato dei social e chi lo sa sfruttare apre le Idee, accanto a “Genitori e non solo” della sempre instancabile Pezzali e poi con “La posta del cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (compreso il caratteristico tocco di rosso nel titolo, quello sotto al disegno a mo’ di dida e il disegnino delle buste)

e «La falsa credenza che con le vitamine non ci ammaleremo» commentata da Coen, concludendo con Frangi sul pittore armeno Rafael Megall. Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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