mercoledì 28 settembre 2022

Almeno una transizione ci sarà (poi vediamo come)

Torna il layout ormai abituale, con editoriale di Ignazi (giusto nella settimana in cui conduce Prima pagina su Radio 3) su Salvini che almeno per ora sta meglio di Letta, apertura di Faggionato sul passaggio di consegne Draghi-Meloni e fotonotizia (bordata di rosso, mannaggia a lei) di Merlo & Trocchia sui guai giudiziari del solito Berlusconi (sempre lui, ripreso in una foto odiosa ma pienamente nel personaggio), con in calce richiami a Ungaro, Bolzoni e Trellini. In manchette, ottima riproposta del codice QR che rimanda al liveblog degli aggiornamenti giornalieri e il promo di Politica (con la giusta V maiuscola, per i feticisti). 

All’interno “Forse non tutti sanno che” e Ricciardi su Renzi beneficato da Calenda proseguono i Fatti, poi con Merlo & Tizian sul consiglio federale leghista (e il caso Bossi, seppur con nuovi sviluppi in giornata) e Lucarelli su Paragone rimasto solo mentre «il Covid non interessa più», La Giornata in 7 news e un’intervista “classica” di De Luca a Dino Amenduni (consulente della campagna PD) sugli errori di Letta, di fronte ancora a De Luca sui socialisti europei che stanno peggio del PD (del resto ci sono corsi e ricorsi, come quando andava di moda nel mondo la “terza via” e anche in politica ci sono fiumi carsici che riemergono)

e l’economista Ungaro sul bivio da scegliere tra sinistra e centro (purché prima o poi si scelga, verrebbe da dire: dopo 15 anni...), De Benedetti sul presidente PPE che «normalizza l’ultradestra» e ancora Ricciardi sul gasdotto Nord Stream sabotato, Peloso sulla nota CEI riguardo ad astensione, legge elettorale e presidenzialismo (sì, siamo uno stato laico), Iannaccone sul disastro del PD campano «firmato De Luca», Merlo & Trocchia sui guai giudiziari di Berlusconi che pesano sul nuovo parlamento e infine Assael di LechLechà sulla crisi leghista non certo colpa del governo Draghi. 3 lettere (alla prima e all’ultima risponde il diretòr) ed Enzo Ciconte su Draghi «vero sconfitto nel Mezzogiorno» aprono le Analisi, poi con Bolzoni sui «vecchi amici alla corte di Schifani tornati per riprendersi la Sicilia»,

ancora i dati con analisi dei flussi dall’Istituto Cattaneo commentati dal suo direttore Vassallo e il collega politologo Rinaldo Vignati, per finire con Lorenzo Zacchi sulle proteste iraniane che «vogliono cambiare il volto della repubblica islamica». 

Un solo articolo per le Idee, dell’apprezzato scrittore Piero Trellini sul celebre articolo J’Accuse di Émile Zola (a 120 anni dalla morte) che «fu anche un grande romanzo». 

In ultima pagina, il promo “in prospettiva” di Cibo

Lungo la giornata, oltre alla diretta sulla politica italiana, altri spunti

e nostre segnalazioni.

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