martedì 6 settembre 2022

Sanzioni sì, sanzioni no, balle sì, balle ancor di più

245° Domani dell’anno (e 710° di sempre), subito in prima con editoriale di Bragantini sulla sindrome da M5s di Meloni e apertura di Ricciardi su Putin che «toglie il gas all’Europa per ottenere la fine delle sanzioni», con ritratto dello zar moderno da parte dell’inarrestabile Nardi, richiami a Preziosi, Maccaferri e Marchesi, confermando in manchette il countdown al voto (per la prima sotto quota 20) e il promo di Cibo (mentre in ultima pagina riemerge quello di Scenari). 

All’interno “Forse non tutti sanno che” e Preziosi su Conte che si ricicla anti establishment proseguono i Fatti, poi con un’intervista “classica” (con le domande in neretto) ancora di Preziosi – senza le sole iniziali nonostante sia di fronte a se stessa: e a noi su questo punto la rottura della consuetudine giornalistica non dispiace affatto... – al ministro Andrea Orlando, Fittipaldi & Trocchia su Berlusconi che «rottama i Cesaro ma i nuovi sono peggio di loro», De Benedetti sulla valutazione europea di aiuti diretti alle imprese e Da Rold da Milano sul prezzo del greggio, La Giornata in 7 news e Holgado sull’attacco all’ambasciata russa a Kabul, per chiudere con il reportage di Cristiano Tinazzi dalla bombardata Mykolaiv in Ucraina (con un trafiletto sul referendum sospeso dai russi). 

Un contributo di Javier Sauras da Madrid nei servizi sul boom di acqua imbottigliata (con un titolo che vuol essere spiritoso ma forse risulta un po’ banale: «La capitale spagnola si è persa in un bicchiere d’acqua») sostenuto dal programma European Cross-border Grants del Journalism Fund apre le Analisi, accanto a un colonnino di Giulia Moretti sul test di medicina divenuto tema elettorale, 4 lettere (senza risposte) e Meletti sul voto a Pisa condizionato perfino dalla strada intitolata al persecutore degli ebrei, Cotroneo da Rio de Janeiro sul Cile che con la proposta di costituzione ha bocciato anche il presidente Boric e la sua inesperienza, l’esordio di Susanna De Guio da Santiago sulle ragioni del «naufragio della carta progressista» nel plebiscito, Maccaferri da Londra sul «paradossale percorso di Liz Truss verso il numero 10 di Downing Street» e infine Azzollini sull’astensionismo concentrato tra i poveri e i giovani del sud («mette a rischio la democrazia») accanto al diretòr sulla surreale «campagna elettorale privatizzata senza più gli elettori»

Di nuovo 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con la divina Marchesi sull’horror Bones and All a Venezia («racconta l’amore come fame dell’altro») e Riva su Luciano Erba «cantore di una Milano invisibile», citato anche da Radio 3.

Lungo la giornata, oltre alla diretta sulla nuova premier britannica altri spunti e segnalazioni

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