lunedì 5 settembre 2022

“Pieni poteri correnti” e non-governo estremamente attivo

Inizio settimana con l’ormai abituale editoriale del lunedì di Maltese (su PD, M5s e cosiddetto “terzo polo” obbligati a riunirsi dopo le elezioni) e fotonotizia di Damilano (che dopo la prima settimana oggi riprende la bella striscia preserale Il cavallo e la torre su Rai 3) su «Draghi dopo Draghi», richiami a Lucarelli, Signorelli e Deaglio, con la manchette consueta del countdown al voto e il promo di Cibo (ancora una volta unico supplemento – scriteriatamente? – segnalato su carta senza nemmeno una semplicissima riga come qualsiasi altro quotidiano...). 

All’interno la cover story sui pieni poteri di Draghi che «segnano la strada dopo il voto» di Damilano prosegue i Fatti, poi con La Giornata in 6 infografiche di Teoldi e De Benedetti sulla destra al forum di Cernobbio «più sovranista che mai», Di Giuseppe sui partiti ai giovani solo su TikTok, l’inchiesta di Tourn da Torino su un altro caso di pedofilia nella Chiesa (ancora detta «finanziata» nell’occhiello e meglio «sostenuta» nel trafiletto...) e l’incredibile caso Palumbo («un affare senza fine costruito sulla malattia»), per finire con Sebastiani sulla nuova premier britannica (fotografata con l’arguto cartello «In Liz We Truss.»)

e Iannaccone nel monitoraggio delle spese online dei partiti in campagna elettorale

Giro di nuovo sulla sinistra che «deve puntare su un nuovo programma sociosanitario per gli anziani» apre le Analisi dopo qualche settimana in pagina destra, accanto a “Babyshaming” di RAV alias Ventura, poi con 5 lettere (senza risposte) e Balassone sulla «calda estate dell’Agcom e il futuro della vigilanza sulle piattaforme» per le elezioni, il ritorno dopo 3 mesi di pausa de “La posta del portafoglio” di Gaziano,

La settimana della scienza” curata da Bignami con il ritorno del fido Campagna a illustrarla, per finire con Signorelli sulla blockchain che «si sta dimostrando completamente inutile».

Tornano anche i 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Deaglio da San Francisco sul documentario (anzi, «cinema della memoria») Three Minutes per «riportare in vita chi è perso per sempre» nella Shoah e Pacifico sulle «Grammatiche lontane dalla cultura del consumo» presentando il Romaeuropa Festival (con trafiletto e stavolta senza nessun DopoDomani...). 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

e in serata l’editore torna in collegamento a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale).

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