mercoledì 14 settembre 2022

Senza tetto non ci sto... sì, ma quale?

Oggi richiami a Tizian & Trocchia, Azzollini e Piccinini, editoriale di Pasquino sul «non basta soltanto dire di no» contro le destre, apertura di Faggionato sull’indegna resa «di fronte alle truffe sui bonus edilizi» e De Luca (con una gran foto a corredo) sul tetto agli stipendi per i manager del PA (scritto entrambi minuscolo...). In manchette il countdown al voto e il promo di Cibo (con in ultima quello di Scenari). 

All’interno “Forse non tutti sanno che” e De Luca sul dl Aiuti bis, Merlo sull’allarme democratico di Amato e Gonnelli sui «tre manuali del buon volontario PD anti Meloni», Tizian & Trocchia sui «rapporti con il boss dell’uomo forte di Salvini a Foggia» e Preziosi sullo «sputare sangue» di Emiliano rinfacciato da Meloni a Letta, Peloso sul Papa in Kazakistan e Ricciardi sull’inchiesta romana per gli extraprofitti, La Giornata in 7 news e ancora De Luca sul bombardamento azero in Armenia, Tizian & Trocchia sui misteri del caso Hasib con un opportuno trafiletto sul programma di Domani che chiede i numeri identificativi alle forze dell’ordine e per finire Lucarelli sul «disastro organizzativo nascosto» (peraltro con un orrido titolo “sospeso”...) del GP di Monza.

De Benedetti sul “Watergate greco” (con Mitsotakis che «trasforma la patria della democrazia in un Paese in bilico») apre le Analisi, poi con 4 lettere (senza risposte) e Meletti sui primi passi del processo per il ponte Morandi che «mostrano che la giustizia non funziona»,

Giro sul “terzo polo” che «deve dire al Paese come immagina l’Italia di domani» (senza maiuscola!) e infine Azzollini sul fabbisogno di medici su cui «i partiti hanno le idee confuse» e Balassone sul «lato oscuro della Rete che ci spinge a scegliere tra libertà e sicurezza». 

Piccinini e la star del red carpet veneziano Carzaniga sulla scomparsa “autoimposta” di Jean-Luc Godard aprono inevitabilmente le Idee, poi con un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Antonelli al regista teatrale Romeo Castellucci («uno dei più straordinari creatori mondiali di radicale e ramificata profondità estetica»), concludendo con Meletti su Roberto Roversi, «quel poeta in mezzo tra Dalla e Pasolini» in una foto del recente manifesto bolognese. 

Lungo la giornata, oltre alla diretta del discorso sullo stato dell’UE altri spunti e segnalazioni.

Nessun commento:

Posta un commento