venerdì 7 ottobre 2022

“Scenari” tedeschi, guerre russe e disillusioni italiane

Inevitabile prima pagina monotematica sulla direzione PD, con editoriale del diretòr sul «Perché scegliere di estinguersi per lenta consunzione» e apertura di Preziosi sul PC che non si scioglie «unica cosa su cui sono tutti d’accordo», fotonotizia (bordata in rosso) di Vassallo con i colleghi Pedrazzani e Vegetti sulla mappa del voto italiano che dice alla sinistra come unita può vincere, richiami in calce a Ricciardi, Muzio e Tagliaferri, con la solita manchette di QR code sugli aggiornamenti e promo del tesseramento Arci. 

All’interno “Forse non tutti sanno che” e Merlo su anche Lazio e Lombardia che entrano nel gioco del governo proseguono i Fatti, poi con il direttore Salvatore Vassallo dell’Istituto Cattaneo con i colleghi Andrea Pedrazzani e Federico Vegetti sull’unire l’opposizione per tornare a vincere, Faggionato su Meloni che «può essere il freno al PNRR» e Alfredo Roma sulla necessità di «un ministro per tempi eccezionali» (all’economia, naturalmente), De Luca sulle «tre opzioni di Putin per attuare la sua minaccia nucleare» (con trafiletto di «DMD» sulla controffensiva ucraina), La Giornata in 7 news e De Benedetti sulle proteste di piazza in Ungheria, 

chiudendo con Ricciardi sul tagliare i profitti a Putin «difficile come l’intesa sul gas» e una curiosa (pur essendo nella pagina di fronte, circostanza spesso ignorata) «FDB» sul summit di Praga che «non basta per rafforzare l’UE». 

5 lettere (senza risposte) ed Emiliano Manfredonia presidente delle Acli sui vertici PD che «hanno tradito le speranze del campo progressista» aprono le Analisi, poi con Azzollini sulla Carta costituzionale “modello Meloni” che «vanifica il progetto dell’Unione europea» e Giro sull’Africa «diventata un continente strategico per gli Stati Uniti», Russo da Firenze sull’eterno candidato Andrea Abodi «confinato nel carrozzone delle Olimpiadi», una pagina di promo per il DopoDomani da domani in edicola sul dibattito attorno al PD (dato un inserzionista in ultima) e infine Muzio da Milano sulle illusioni di rimonta per Biden «appese ai temi sindacali e ai timori giudiziari» e Casanova dell’Ispi su Cina e Usa che nemmeno sulla droga riescono a mettersi d’accordo.

Tagliaferri sul Nobel per la Letteratura al «coraggio di Annie Ernaux e della sua scrittura politica» apre come prevedibile le Idee, poi con 2 pagine d’intervista “classica” (con le domande in neretto) del sempre attivo Insolia a Marco Missiroli, con trafiletto sul suo nuovo romanzo Avere tutto.

Allegato a richiesta per una settimana da oggi a 2,50 euro (con richiami in calce a Coticchia, D’Aniello e Romanelli) il 26° supplemento Scenari (sempre senza correggere l’errore di numerazione che dopo il doppio n.5 lo fa indicare con il n.25...), curato dal caporedatòr Ferraresi stavolta su «La svolta invisibile della Germania» con «Energia, guerra e solidarietà europea. Le promesse di Scholz si infrangono sulla realtà». 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con i brevi trafiletti biografici degli autori) di Coticchia, lo storico Andrea Borelli, Sebastiani, un’intervista “classica” di D’Aniello all’83enne storico Heinrich August Winkler, lo storico Stefano Pelaggi, un estratto da Xi, Xi, Xi di Cocco (attualmente in quarantena a Shanghai, con trafiletto sul libro), un’intervista “classica” di Mounk all’esperto Robert Kagan (un mese fa in inglese su Persuasion), Romanelli e purtroppo (come noto per noi è sempre un colpo al cuore...) senza la pagina delle infografiche «I dati di Scenari» né i suggerimenti «Per capire» di libri, podcast e serie tv, però con due mappe di Dapiaggi (di cui una su 2 pagine) e due del collega Mazzali e in ultima pagina il promo con codice QR di Politica.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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