sabato 3 dicembre 2022

Un “DopoDomani” (e un festival) di speranze climatiche

Si inizia con richiami alti a De Benedetti, Penati, Vellini, poi editoriale di Cotugno sulla necessità di «un vero partito ambientalista», apertura di Iannaccone sulle decisioni nascoste dal governo per la transizione ecologica e fotonotizia di Nava & Tizian (bordata in rosso) sull’ennesimo scoop sulle «balle di Fontana sul Covid» (che sembrano incredibilmente non influenzare la sua ricandidatura a presidente della Lombardia... sperèm!). In manchette consueto QR code aggiornamenti e promo Cibo

All’interno le news politiche di “Forse non tutti sanno che” e Ricciardi sul “salvataggio” Lukoil proseguono i Fatti, poi con Faggionato sulla manovra già da correggere a marzo e una colonna del direttore Mariano Bella dell’ufficio studi Confindustria in risposta a “Il cannocchiale” di Risso, Nava & Tizian sulle menzogne del presidente lombardo Fontana di fronte a Bracci sulla riforma Moratti che non ha cambiato la sanità lombarda, con una doppia razione (2 righe) della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (e l’agenzia Eurema che la cura rappresentata con un’immagine a colori: son feticismi anche questi...), Preziosi sul “congresso ricostituente” (altro grande occhiello) del PD e De Luca sull’attentato alla sorella di Schlein, De Benedetti sull’incontro europeo Metsola-Meloni

e Urbinati sull’«inservibile» Manifesto dei valori di cui si dibatte nel PD,

concludendo con La Giornata in altre 7 news e Da Rold da Milano sull’equivoco della pace con Putin che «rifiuta la mano che Putin non aveva teso». 

Giro sull’ormai inesistente «guerra westfaliana degli stati» e Annicchino riguardo al surreale «dibattito sui neurodiritti e il transumanesimo di Musk» aprono le Analisi,

poi con 4 lettere (senza risposte) e Bragantini con il miglior titolo sulla Juventus («rivela che non ci sono mele marce ma è marcio il frutteto»), Taddei da Milano sull’inflazione e infine, dopo il programma del festival di Domani “Speranze climatiche” oggi e domani a Torino, Penati sul «vecchio ordine mondiale dell’energia» che sta finendo. 

Di nuovo 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con a scrittrice Gloria Vellini sul fatto che «Sono i poveri a pagare il prezzo dell’inquinamento dei ricchi» (anche per l’evento torinese) e Batilla sul caso Balenciaga che dimostra come «la provocazione va usata con cautela». 

Allegato a richiesta, il 39° DopoDomani cartaceo e digitale (dei 46 finora realizzati, anche se dopo i primi esperimenti saltuari e i saltuari Fumetti sotto la testata si legge “Speciale 43”) raccoglie articoli soprattutto inediti, una bella copertina di Dina Olga Omut (a rappresentare anche altri 6 colleghi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna coordinati da Luigi Raffaelli e organizzati da Sonno che illustrano il supplemento: Cristina Mion, Rodolfo Baldanzi, Susanna Quartesan, Lucien, Gaia Tripodi e Micol Guandalini) con il titolo del festival “Speranze climatiche”. 

All’interno un introduzione di Cotugno sulla (e dopo) Cop27, una colonna del diretòr, una pagina d’infografiche di Teoldi, articoli già editi di Bressa, Bignami e Penati (entrambi illustrati da Campagna), ancora 2 di Cotugno (con trafiletto sulla newsletter “Areale”), Alemanni, Pugliese, Risso, Sinisi e Scarpa, più tre mappe di Dapiaggi (una su 2 pagine) e una del collega Mannucci. In ultima pagina, il promo con QR code del supplemento mensile Cibo che si sposa pure bene con il resto.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni, oltre naturalmente al festival di Domani a Torino (compresa una puntata del podcast “Appunti”).

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