sabato 4 febbraio 2023

Sabato di “Fumetti”, ma Minni (ops, Donzelli) non c’entra

Editoriale di Felice sulla destra che «sta rompendo il fronte antimafia», apertura di Preziosi su Cospito e la continua «strategia della tensione» di Meloni (con un titolo in cui — anche se i giornali non la usano — si poteva ben mettere una virgola fra i due cognomi...), fotonotizia del diretòr su «Cosa c’è dietro al 41 bis a Cospito», richiami in calce a Cocco, De Benedetti e Di Fronzo, più la manchette con QR code aggiornamenti e promo di Scenari

All’interno il diretòr su Cospito «ideologo più che capo» degli anarchici e Trocchia su Delmastro «diventato l’eroe della penitenziaria» proseguono i Fatti, poi con il vicedirettò Fittipaldi & Tizian a porre 6 domande a Durigon e il chimico Guido Saracco sugli atenei contro le mafie, La Giornata nelle 2 solite mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (sempre belle e utili ma con l’inguardabile sottotestatina centrata tra le due colonne – purtroppo anche la prima non più a bandiera: non vedete come sta peggio, redazione? – anche se l’incomprensibile assenza di filetto fra quelle a destra la rende meno fastidiosa ma ancor più disomogenea...) inframezzate da Di Giuseppe su Meloni a Berlino e Cocco sul mancato viaggio di Blinken a Pechino, Bolzoni su (spezzata nel titolo sospeso...) «l’opera dei pupi» a Palermo sui soldi del PNRR,

chiudendo con Ricciardi sul «ritorno delle raffinerie italiane» (anche loro con titolo sospeso...) e Bianchi su «L’equità ambientale ignorata sul nuovo rigassificatore». 

Passarelli sulla parabola della destra italiana («Da reietti a protagonisti») apre le Analisi

sopra a Novelli su «l’ansia celebrativa» di Meloni in affanno tv, poi con Azzollini sulle «ragioni del Consiglio d’Europa che denuncia le insensate misure del governo contro le ong» (tornate con la O minuscola...) e De Benedetti sulla linea dura anti migranti «segno di troppe debolezze», 4 lettere (senza risposte) e Petrillo sulla battaglia legale di Cospito che sancisce il fallimento del movimento anarchico, Lacetera & Marasti con 10 domande ai candidati PD

e ancora Di Giuseppe sulle ricerche dei parlamentari M5s, per finire con Russo da Firenze su Čeferin e Fontanelli da Milano sul marcio in Borsa e i fondi speculatori che «fanno pulizia». 

“Cose da maschi” con il ricercatore Emanuele Lugli su «un’educazione di genere dentro gli anime giapponesi» dà il via alle Idee sopra alla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, seguita dallo sceneggiatore Federico Baccomo che racconta il suo adattamento italiano della serie tv Call My Agent (purtroppo non in corsivo nel titolo...) accanto a “Faccio cose, vedo gente a Milano” di Annalia Venezia e di fronte alla chiusura con Di Fronzo che riflette su Ufficio premonizioni (che nell’occhiello acquista un inesistente articolo...) di Sam Knight. 

Allegato a richiesta, è disponibile il 7° supplemento mensile Fumetti, 20 pagine a 2,50 euro emancipatesi dal cappello DopoDomani (anche se è indicato come “Speciale 47”... ) sempre curate da Michela Rossi in arte Sonno, con storie sul tema «Il baratto». 

All’interno l’impostazione vede (dopo la recensione in apertura – tornata a Stivè – e la colonna di Giliberti) altri 11 autori compiutamente indicati nel dettagliatissimo sommario completo di biografie sotto una manciata di righe che spiega il tema: oltre alla copertina della stessa Sonno, si susseguono TommyGun (all’anagrafe Tommaso Moretti), Caterina Ferrante & Francesca Torre, Gud alias Daniele Bonomo, Maria Chiara Gianolla, Francesco Saresin, Tommaso Di Spigna in arte Spugna, Flavia Luglioli (ieri in anteprima su Domani), Filosofia Coatta cioè Giulio Armeni, Elisa Terranera e Valentina Vinci. 

In ultima pagina, il promo con il codice QR di Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

E intanto, il finale di un articolo su Italia Oggi raccoglie qualche spiffero sulla fase di start-up di Domani... che dopo la fase iniziale con l’appoggio Carlo De Benedetti è previsto passi a una fondazione per mantenere l’indipendenza del giornale.

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