sabato 15 aprile 2023

“Finzioni”, anche se la follia intorno è tutta vera

Dopo il nostro post di ieri con numeri da record (entrato nella top 10 di visite degli oltre mille in questi 3 anni: grazie a tutti!), si riparte con richiami a Tourn & Zidar, Azzollini e Bazzi, un editoriale di Ignazi su Schlein che «deve usare il cacciavite, non la ruspa», un’apertura di Tizian & Trocchia sul «prefetto di ferro» Valerio Valenti e una fotonotizia (curiosamente senza autori...) su Giletti dai pm, con manchette di QR code aggiornamenti e promo del nuovo Finzioni in edicola da oggi. 

All’interno La Giornata prosegue i Fatti con la mezza pagina esterna “Italia” (sottotestatina centrata tra le due colonne, senza filetto) accanto a Tizian sul contabile di Salvini promosso tesoriere nonostante la condanna a 5 anni, poi Iannaccone sul governo «in fuga da giornalisti e parlamento» e Giro su Meloni in Eritrea, De Luca ancora su «Renzi il distruttore», Tizian & Trocchia sul mistero della foto di Baiardo costato il posto a Giletti e Bolzoni sulla mafia «materia complessa e va maneggiata con cura», la mezza pagina “Mondo” esterna (sempre con sottotestatina centrata tra le due colonne, con orrendo filetto visibile tutto sulla destra...) accanto a De Benedetti su Macron che approvata la riforma delle pensioni «ora deve ricucire la Francia», Da Rold da Milano sullo sbruffone Teixeira «diventato talpa per gioco» e Morini sulla guerra in Ucraina che «ha reso normali i crimini di guerra», per finire con 2 pagine di Tourn & Marija Zidar sulla SpA segreta di Rupnik tra «Abusi, mosaici e milioni».

5 lettere (senza risposte) e Bianchi sul nuovo ecologismo dove «valori e fatti coincidano» aprono le Analisi, poi con Azzollini sull’accentramento del PNRR facile causa di «caos e nuovi ritardi»

e la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, chiudendo con con un gran pezzo di Greppi sull’uomo che salvò Primo Levi. 

Le Idee si aprono con de Seta su Guernica e un’interessante puntata di “Faccio cose, vedo gente” (rimasta senza virgola...) di Annalia Venezia al MiArt (con filmati su Instagram), poi Bazzi sul nuovo album Innamorato di Blanco (con trafiletto ad hoc, nonché il refuso «sopratutto» nel sommarietto...) e infine Sinisi sugli USA «nazione fondata sulla bomba nucleare» per Manhattan Project di Stefano Massini. 

Allegato a richiesta per un mese da oggi a 2,50 euro è disponibile in edicola il 12° supplemento Finzioni (con dicitura «Anno II N.4»), sempre nel progetto grafico di Imberti a 20 pagine e senza richiami in prima, con l’avvio di un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di D’Antona a Fabio Volo tronitruante in copertina fotografica. 

All’interno articoli inediti (ognuno con i brevi trafiletti biografici degli autori) con un altro estratto da Tutti i nomi di Ercole di Siti, uno scrittore anonimo «destinato a far discutere» con autoritratto di Egon Schiele, Fumettibrutti (curiosamente con un articolo, anziché un fumetto), un trafiletto di Cottafavi sulla letteratura italiana nel festival Multipli forti a New York, Ciabatti (già ieri in anteprima su Domani), Moca, un’altra intervista “classica” di Insolia a Domenico Starnone (senza accennare a Elena Ferrante, in pratica un record), Tagliaferri, Galeazzi, Massimi, il prezioso recupero di due interviste “classiche” di Giancarlo Dotto e Curzio Maltese al geniale Carmelo Bene, concludendo in ultima pagina con il ritorno in grande stile dell’immaginaria casa editrice Adelphighetti. 

Anche questa volta, un altro bel numero ricchissimo che leggiamo sempre molto volentieri.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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