martedì 16 maggio 2023

Mini test elettorale, ma nessuno sa di cosa

Richiami alti a Tizian & Trocchia, Pellegrino e Marchesi, editoriale di Serughetti sulle «tende come performance e la precarietà della vita» e apertura di Preziosi sul (mini) voto amministrativo con foto di Schlein, senza fotonotizia ma con manchette di QR code aggiornamenti e nuova inserzione per il 5‰ a Emergency. 

All’interno Merlo sulle riforme senza accordo (ma pensa!) prosegue i Fatti, di fronte a «Giu. Me.» sulle maggiori amministrative e un trafiletto non firmato sul ballottaggio di Ancona, La Giornata con la mezza pagina esterna “Italia” (con sottotestatina centrata e orrido filetto bello spesso...) a fianco di Iannaccone sul «parlamento azzerato», Porsia da Jenin in Cisgiordania sui bulldozer d’Israele e come «Na. Por.» un’intervista “classica” (con le domande in neretto) a un leader locale di Hamas, solo dopo la mezza pagina “Mondo” esterna (con sottotestatina centrata e senza alcun filetto, ogni volta incredibile a vedersi diversa dall’altra...) a fianco di Da Rold da Milano su Kılıçdaroğlu, D’Aprile da Diyarbakir su Erdoğan al ballottaggio turco e una doppia razione (2 righe) della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, «Mi. Co.» (cioè Cocco, in pagina a fronte: mai così tante sigle e pochi autori, su Domani) sulla mediazione cinese in Ucraina e De Benedetti su Zelensky in tour europeo, chiudendo con un’altra intervista “classica” di Cocco all’economista Zha Daojiong. 

4 lettere (senza risposte) e Pellegrino sulle inchieste sul governo che «servono alla democrazia» aprono le Analisi, subito chiuse con Signorelli da Milano sul visore «nuovo smartphone» su cui punterà Apple.

Di nuovo 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con la divina Marchesi sulle «convergenze fra Moretti e Andò» e D’Angelo sull’inganno della vecchiaia «entusiasmante». 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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