venerdì 6 ottobre 2023

Caccia ai giudici, oltre Berlusconi verso Polonia e Ungheria

275° Domani dell’anno, aperto dal ritorno in primis dell’apertura-incipit di De Benedetti, Merlo & Silvestre sulla «destra alla caccia dei giudici» per i migranti, incipit-anteprima di Ignazi (che per un soffio non è stato eletto a dirigere il Mulino) sulla «distanza tra la propaganda e la realtà» e di Bragantini sui «dilettanti allo sbaraglio» nel governo, fotonotizia di Vergine sui virus spia francesi che si “mangia” tutta la prima, poi richiami in calce a Da Rold sul via libera di Biden al muro con il Messico, Passarelli su Mattarella che supera Napolitano, un testo del neo premio Nobel Jon Fosse e doppia manchette con la nota inserzione della Fondazione TOG

All’interno Vergine da Milano (località rimasta in neretto...) sulla Francia che «vende virus spia ai regimi» (sottinteso “illiberali”, perché il termine sarebbe neutro...) prosegue i Fatti insieme a un trafiletto sul consorzio europeo del progetto d’inchiesta “Predator files”, poi le colonne “Italia” come ieri accanto a Preziosi, De Benedetti e Merlo & Marta Silvestre da Catania, Malagutti da Milano e Ignazi, Dalcastagné, chiudendo con le colonne “Mondo” di fianco a Da Rold da Milano. 

Come ieri è Giro ad aprire le Analisi, poi Passarelli, Labate e Segrè & Risso, 3 lettere (senza risposte) con l’editoriale interno di Bragantini, finendo con Pastorin da Torino e Ricciardi. 

Un pressoché inevitabile estratto dall’imminente nuova uscita Io è un altro del Jon Fosse neo premio Nobel per la Letteratura (peraltro come in altri giornali, evidentemente allertati dall’editore italiano) apre la sezione Idee, poi Talia Barnes (in inglese tre settimane fa su Persuasion) e infine il fisico Guido Tonelli sull’incontro con Benjamín Labatut per il nuovo libro Maniac.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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