lunedì 27 novembre 2023

Non perdiamole di vista, direbbe Moretti

Oggi incipit-anteprima di Serughetti sul «tempo di lotte radicali» e Castellani sui rischi per il green deal dalla «destra che vince», fotonotizia di Maccario e Preziosi sulla «rivoluzione fucsia», apertura in taglio basso di Iannaccone su Crosetto che evoca complotti in scontro con i pm, richiami in calce a Da Rold e Legorano sugli ostaggi e la tregua a Gaza, Carotenuto su Sinner e la vittoria in Coppa Davis, D’Angelo sui padri cercati dai romanzi italiani e nella doppia manchette l’immancabile inserzione della Fondazione TOG

All’interno Maccario e “L’editoriale” di Castellani proseguono i Fatti, poi Preziosi e “Il commento” di Serughetti, Merlo, le colonne riunite “Italia e Mondo” (torneranno mai separate?) accanto a Iannaccone, di fronte allo stesso Iannaccone (lasciato con il cognome intero...), il think tank (inopinatamente scritto con il trattino...) Tortuga, il quarto reportage di D’Aprile dal Kurdistan ancora a Sulaymaniyah, Da Rold da Milano e Giro, per concludere con Legorano da Kfarazza e Tel Aviv. 

3 lettere (senza risposte) di fianco a “Grand’Angolo” di Segre aprono le Analisi, poi “La settimana della scienza” sempre curata da Bignami e illustrata da Campagna, la pagina sulla scuola “Tempo pieno” con il pedagogista Enrico Bottero e infine il vicedirettò Carotenuto sul «tennis italiano dal deserto alla Davis» con trfiletto sull’unico altro successo del 1976. 

Torna dopo diverso tempo un unico articolo di 2 pagine per le Idee, di D’Angelo sugli «Evanescenti, padroni e distanti» padri nei romanzi italiani contemporanei, citati (ancora da Lagioia: vedremo domani) su Radio 3. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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