sabato 17 febbraio 2024

Addio a Navalny, «fino all’ultimo respiro»

1230° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima di Assael sull’opportunità perduta da «l’orrido Netanyahu» e di Felice sul decreto Milleproroghe con «l’assenza totale di una prospettiva», fotonotizia di De Luca, Holgado e Morini sulla morte di Navalny (con titolo cinefilo da Jean-Luc Godard), apertura in taglio basso di Merlo su «liti e poltrone, i fratelli coltelli di Meloni», richiami a Preziosi sull’autonomia «via crucis di De Luca», Zuolo sul clima dove «non tutto è perduto», Ferri sulla nuova lingua delle canzoni viste a Sanremo, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Morini, Holgado “passante” affiancato da un’altra grande illustrazione di Nardi e De Luca da Kiev proseguono i Fatti, poi Iannaccone e Trocchia, Merlo e l’editoriale interno di Felice, le colonne “Italia e Mondo” come ieri di fianco a Di Giuseppe, Preziosi e Monaco, Marconi e Azzollini, Da Rold da Milano e l’altro editoriale interno di Assael, per finire con Muzio da Milano e Giro. 

Lo storico dell’economia Giovanni Farese apre le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte, a parte la prima che è un Diritto di replica a cui risponde il sempre pacato Raimo) accanto a Zuolo in risposta all’articolo di Siti sul clima (scrivendo «sé stesso» accentato come a noi non piace), finendo con Burreddu (da Roma anziché la solita Bologna, se non è un errore...) e come ogni sabato “Faccio cose, vedo gente a Milano” (finalmente con il nome della rubrica tornato completo, grazie alla redazione!) di Venezia. 

Per il terzo giorno di fila 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Francesca Ferri da Potenza e il ritorno di “Cose da maschi” di Giammei illustrato da Falzone. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni,

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