mercoledì 6 marzo 2024

Una attacca “Domani”, l’altro difende la libertà di stampa

65° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Pasquino sui «governi autoritari e la stampa di regime» e di Spadaro sui miniori in carcere con gli effetti nefasti del decreto Caivano, apertura come ieri in taglio alto (ma senza refusi, anche se in redazione l’aria resta prevedibilmente pesante) di Marconi, Merlo e Preziosi sull’attacco di Meloni a Domani e Mattarella per la libertà di stampa, fotonotizia come ieri di Muzio sul tramonto di un’alternativa nelle elezioni USA, richiami in calce a Legorano sugli stupri come arma di guerra nel rapporto ONU sul 7 ottobre, Valesio sull’inosservato tramonto di Venus Williams, Siti su «l’esordio arrembante» di Cornalba, più la doppia manchette dell’inserzione della benemerita Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno un’intervista domanda-risposta di Merlo al presidente ANM Giuseppe Santalucia e Marconi proseguono i Fatti, poi Preziosi e «Da.Prez.», Merlo e l’editoriale interno di Pasquino, Di Giuseppe, le colonne “Italia e Mondo” come ieri accanto a Iannaccone, Pagliassotti da Torino, Muzio da Milano e De Benedetti, Cocco sempre da Shanghai e Da Rold da Milano, per finire con Legorano. 

Umberto Rapetto (senza ulteriori indicazioni...) con una piccola “guida per non cadere in errore” (per citare l’occhiello) sull’inchiesta contro le fonti giornalistiche apre le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) di fianco al magistrato Giuseppe Spadaro, concludendo con Valesio. 

Tornano i 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con l’esordio di Oscar Iarussi (già direttore di La Gazzetta del Mezzogiorno e voce di Prima Pagina, ma anche lui senza indicazioni...) sui film italiani che «parlano al passato» e Siti su Bagai di Samuele Conalba con trafiletto ad hoc e citazione su Radio 3.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni

e in mattina il direttò partecipa a L’aria che tira su la7 (qui la puntata integrale).

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