martedì 25 giugno 2024

Ma guarda, il centrosinistra unito stravince

Oggi incipit-anteprima degli editoriali di Urbinati sui migranti irregolari «un affare per tutti» e di Morini sui segnali per Putin dal Daghestan, fotonotizia di De Benedetti, Giro, Iarussi, Merlo e Preziosi sul centrosinistra unito che stravince e il Sud che punisce Meloni per l’autonomia differenziata, apertura in taglio basso di Erler sulle norme UE che spaventano la Silicon Valley, richiami in calce a Peloso sulla fuga dallo Ior, Bianchi su crisi climatica e inquinamento («Sappiamo molto, ma facciamo poco»), Caminito sull’utopia della longevità, più l’abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno Merlo e Giro aprono i Fatti, poi Preziosi e l’editoriale interno di Urbinati, De Benedetti da Bruxelles e Iarussi, Mastrodonato da Milano e ancora Merlo, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Malagutti da Milano, Peloso e “Il commento” di Bolzoni, De Luca a Kiev e Assael, chiudendo con Erler da Trento e Muzio da Milano. 

L’editoriale interno di Morini e Giro aprono le Analisi, poi Bianchi, 3 lettere (senza risposte) accanto a Ignazi, per finire con Giardini da Bologna a un mese dalle Olimpiadi con 3 trafiletti. 

Una presentazione (al solito, non chiaro se un estratto o un articolo ad hoc...) di Marinaccio dalla raccolta del suo indigesto Aimone l’airone apre le Idee, poi con il discorso di Caminito all’ormai prossima XXV La Milanesiana e il rientrante Carmelo Leo. 

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lunedì 24 giugno 2024

L’alternativa verde all’estrema destra in Europa

Oggi incipit-anteprima degli editoriali d’inizio settimana di Castellani sul vicolo cieco del governo per economia e riforme e di Penati sulla BCE legatasi le mani da sola con i tassi, apertura in taglio alto di Colonna, De Benedetti e Merlo con il verde europeo Bas Eickout, fotonotizia di Iannaccone sul flop Urso («Ilva, chiacchiere e querele»), richiami in calce a Bosco sui rischi della guerra a Hezbollah, Bellutti sullo sport migliore «farli tutti», De Bortoli sui ricordi nei diari del bambino Carlo De Benedetti, più l’abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno le colonne “Italia e Mondo” accanto a Colonna aprono i Fatti, poi un’intervista domanda-risposta di De Benedetti da Bruxelles al verde Bas Eickout, Merlo e l’editoriale interno di Castellani, Iannaccone (colpito da un lutto familiare), Alfredo Roma e “Areale” di Cotugno da Milano (con climate change in corsivo nel titolo), Bosco, per concludere con Delli Santi. 

Penati apre le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte, precedute da un corsivo di vicinanza a Iannaccone per la perdita del fratello Antonio a cui ci uniamo di cuore!) accanto a “Grand’Angolo” di Segre, la pagina “Tempo Pieno” con il sempre più attivo Erler da Trento, “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna, finendo con Bellutti verso le Olimpiadi. 

La prefazione di Ferruccio De Bortoli a Diario di un ragazzino rifugiato. 1943-1945 (in corsivo nell’occhiello) dell’editore Carlo De Benedetti – forse non proprio elegantissimo segnalato sul giornale di proprietà... – e Cappuccio sugli 80 anni dall’uscita di La via della schiavitù di Friedrich A. von Hayek. 

In ultima pagina ancora il promo con QR code del supplemento Finzioni

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In serata il direttò torna a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale).

domenica 23 giugno 2024

Basta sfruttamento, detto per la settantordicesima volta

1355° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima degli editoriali festivi di Damilano su «i nuovi schiavi, la società divisa e il ruolo della Chiesa» e di Ruotolo sulla lite dei dazi UE-Cina con regole precise, fotonotizia di Majorino, Merlo e Preziosi sul caporalato e il grido dei braccianti citato anche dal presidente Mattarella, apertura tornata in taglio basso di Da Rold sulla nuova strage a Gaza City con decine di morti, richiami in calce a Di Giuseppe sull’insostenibile quarta età di Bruno Vespa (titolo genialmente perfetto!), Pezzali sul suo anno nella chat di genitori sbagliata (che ahinoi dice tutto, di lei e dei genitori...), Pieri su «Marconi e il racconto della malattia scritto con gli occhi della cura», più l’abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno Preziosi e l’editoriale interno di Damilano aprono i Fatti, poi Merlo e Majorino, Di Giuseppe su «eventi, liti, melonismo e ascolti bassi» dell’immarcescibile Vespa, Coen, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Da Rold da Milano, per concludere con Muzio da Milano sul «criminale» Trump contro il «vecchio» Biden. 

Il giurista Gianpaolo Maria Ruotolo apre le Analisi, poi Passarelli inizia con Prodi una serie di ritratti sugli ex presidenti (anche se l’occhiello usa il singolare...) della Commissione UE, 3 lettere (senza risposte) accanto a “Il cannocchiale” (con il clamoroso ritorno dell’articolo nel nome della rubrica! Grazie, redazione!) di Risso, il festivo Vian, la più folle rubrica di sempre “Soldi e sentimento” della come al solito twittarolissima Pezzali sopra al sempre disgustoso Aimone l’airone di Marinaccio, finendo con Burreddu da Bologna e Longhi da Monaco di Baviera. 

Gli editor Pilotti e “La classifica dei libri” aprono le Idee, poi chiuse con Lorenza Pieri sul polimemoir Stelle solitarie di Cristina Marconi e trafiletto relativo. 

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In serata, Merlo torna a collegarsi con Stasera Italia su Retequattro (qui la puntata integrale).


sabato 22 giugno 2024

L’Italietta isolata su nomine, conti e Mes (ma pensa)

Oggi incipit-anteprima degli editoriali di Bonaga & Morrone sul tornare al finanziamento pubblico ai partiti e di Capacchione sul «non farsi usare da una tigre di carta» con il boss Schiavone, apertura tornata in taglio alto di Bardi, Grandi, Iannaccone, Malagutti e Merlo su «l’Italietta di Meloni & Giorgetti» in UE «isolati su nomine, conti e Mes», fotonotizia di Ikonomu con Bellanova sul caso Singh «omicidio, serve più stato», richiami in calce a Pagliassotti sul «metodo greco contro i migranti», Azzollini sulla «presa in giro della destra sui pro-vita dentro i consultori», Cottafavi con Altan, più l’abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno Merlo e Iannaccone aprono i Fatti, poi Malagutti da Milano e “Il commento” del politologo Luciano Bardi, Preziosi e Grandi, ancora Iannaccone e Attanasio, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Bressa da Milano, un’intervista domanda-risposta di Ikonomu all’ex ministra Teresa Bellanova accanto a Pennelli da Padova, De Luca da Kiev e Legorano, per chiudere con Pagliassotti da Torino e la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (con il nuovo font). 

Azzollini e l’editoriale interno con la proposta di Stefano Bonaga & Andrea Morrone aprono le Analisi, poi 6 lettere (senza risposte) accanto all’altro editoriale interno di Rosaria Capacchione, finendo con Di Giuseppe sopra a Longhi da Monaco di Baviera. 

Come ieri 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Francesca Ferri da Potenza (sul convegno Agedo a Milano) e un’altra intervista domanda-risposta di Cottafavi all’immenso Francesco Tullio-Altan (di cui  non scrive il trattino, ma almeno si capisce che Tullio non è il secondo nome ma il primo cognome...). 

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venerdì 21 giugno 2024

Ora la destra è palesemente in crisi di nervi

170° Domani dell’anno, con l’incipit-anteprima degli editoriali di Ignazi sull’onda nera in Europa dalle origini lontane e di Ciconte sulla morte di Singh «punto di non ritorno», fotonotizia di Iannaccone, Malagutti e Preziosi sulla «destra in crisi di nervi» con il referendum che ora preoccupa Meloni, apertura tornata in taglio basso di Trocchia sui dubbi per il pentimento di “Sandokan” (soprannome come l’ultras “Diabolik” finalmente segnalato tra virgolette), richiami in calce a Legorano sul piano dei coloni nel sud del Libano, Canto sugli effetti dell’estrazione del litio, Kiran Piotti sullo yoga “svuotato” «tra politica e consumismo», più l’abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno Preziosi accanto a Malagutti da Milano aprono i Fatti, poi Iannaccone e “L’editoriale” interno di Ignazi (con forgotten men in corsivo nel titolo), ancora Malagutti da Milano e “Il retroscena” di De Benedetti da Bruxelles, Malan da Milano e Ponti, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Ikonomu, Trocchia e un’intervista domanda-risposta di Holgado all’attore Gianmauro Saurino che da oggi legge il podcast Ellissi di Gianluca Paternò Raddusa, Legorano e Da Rold da Milano, per chiudere con D’Aprile e Morini. 

Canto da Milano ed Erler da Trento aprono le Analisi, poi un estratto dalla prefazione di Pierluigi Bersani al libro Perché l’autonomia differenziata fa male anche al Nord di Stefano Fassina (con trafiletto ad hoc), 3 lettere (senza risposte) accanto all’altro editoriale interno di Ciconte di Terra!, finendo con Caremani da Arezzo e Burreddu da Bologna. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Kiran Piotti e Giossi sul giallo editoriale La storia se ne frega dell’onore di Gian Arturo Ferrari sopra alla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (con il nuovo font). 

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giovedì 20 giugno 2024

Lei divide l’Italia, ma anche i suoi protestano

Oggi incipit-anteprima degli editoriali di Bragantini sulla «ricreazione finita» per la presidente come per il Paese e di Felice sui liberali davanti al bivio per decidere da che parte stare, apertura tornata in taglio alto di Iannaccone, Merlo, Monaco e Preziosi sulla riforma dell’autonomia che spacca anche la destra, fotonotizia di Dominese e Riera sulla (sacrosanta) denuncia di MSF per cui (incredibile ma vero da troppi anni) «il governo boicotta i salvataggi in mare», richiami in calce a Orsenigo sulla «propaganda verde» di Le Pen, Signorelli su Nvidia alla conquista del mondo, Giusti sulla prima prova di maturità «conservatrice e opportunista», più l’abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno Iannaccone con «Ste. Ian.» apre i Fatti, poi De Benedetti da Bruxelles e “L’editoriale” interno di Bragantini, Merlo e l’altro editoriale interno di Felice, un’intervista domanda-risposta di Preziosi a Dario Nardella del PD accanto a Monaco, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Marco Omizzolo da Latina, Riera a Alice Dominese da Torino, Da Rold e Muzio come sempre entrambi da Milano, Orsenigo e Cotugno invece pure, per chiudere con Sala da Hong Kong (su Taiwan). 

Signorelli apre le Analisi sul boom di Nvidia, poi 6 lettere (senza risposte) accanto all’intervento di Barbara Pollastrini del PD, finendo con Ciriello e Longhi dalla tedesca Ulm natìa di Eisntein. 

Il ricercatore Simone Giusti (segnalato anche su Radio 3) sul tema di maturità apre le Idee,

poi Johanne Affricot & Eric Otieno Sumba sulle 3 videoinstallazioni al festival Riverberi. 

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mercoledì 19 giugno 2024

Prima lascia morire i migranti, poi spacca l’Italia

Oggi incipit-anteprima degli editoriali di Pasquino sulla presidente «sovranista e vittimista» irrilevante in UE e del quasi omonimo Pellegrino sulla destra che vuole sabotare la svolta verde, fotonotizia di Iannaccone, Mazzarella, Merlo e Preziosi sulla prima picconata alla Costituzione, apertura tornata in taglio basso di Azzollini e Senatore sulla «rotta del dolore» Turchia-Calabria, richiami in calce a Morini sulla verticale del potere rafforzata da Putin, Labate sull’astensionismo che «fa male alla sinistra anche quando non perde le elezioni», Marchesi sulla critica cinematografica che odia la commedia ma non certo quella di Ficarra e Picone, più l’abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno Preziosi e il filosofo Eugenio Mazzarella aprono i Fatti, poi Merlo e Iannaccone, un’intervista domanda-risposta di Trocchia al pm anticamorra Ida Teresi e “L’editoriale” interno di Pasquino, De Benedetti da Bruxelles e laltro editoriale interno di Pellegrino, un’inserzione di Poste Italiane (con un gigantesco “Ma va’?” senza l’apostrofo...), Senatore da Roccella Jonica (RC) e Azzollini, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Malagutti da Milano, Morini sopra ad Alemanni da Milano, per chiudere con Da Rold da Milano e Giro. 

Labate e Susini aprono le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) accanto a Urbinati, finendo con Burreddu da Bologna e Munno. 

Terzo giorno di fila con 2 articoli in 2 pagine per le Idee, grazie a un estratto da Ventanni di rabbia di Carlo Invernizzi-Accetti (scritto con il trattino anche se lui non lo usa, segnalato sia dal fondatòr a Prima pagina che da Pagina 3) con trafiletto ad hoc e la divina Marchesi su Ficarra e Picone “sdoganati” al Pesaro Film Festival con il libro Ridere sul serio (in corsivo nell’occhiello). 

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martedì 18 giugno 2024

UE verso von der Leyen, Meloni non pervenuta

1350° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima degli editoriali di Urbinati sulla «”mediocrità del male” della destra italiana» e di Ciconte & Felici sul «contro la povertà alimentare una card serve a poco», apertura per il 4° giorno di fila in taglio alto (con una piccola pattuglia di autori: Carotenuto, Colonna, De Benedetti, Di Giuseppe, Iannaccone, Merlo, Malagutti e Riva) sulla strada stretta di Meloni in UE con i leader che accelerano sulla riconferma di von der Leyen, fotonotizia di Senatore sul naufragio in Calabria «un’altra Cutro», richiami in calce a Da Rold su Netanyahu che si copre a destra, Maccario su «trans e le parole sbagliate», Pannofino sul nostro vivere ormai «immersi nella musica. E non è affatto una buona notizia», più l’abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno De Benedetti da Bruxelles e Di Giuseppe aprono i Fatti, poi Merlo e Iannaccone, Malagutti da Milano e Colonna da Parigi, il vicedirettò Carotenuto e “Il commento” di Riva, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Preziosi, Senatore da Roccella Jonica (RC) accanto a Riera, Da Rold da Milano e De Luca da Odessa, Giro, Muzio da Milano ed Erler da Trento, per chiudere con Maccario da Torino e “L’editoriale” interno di Urbinati. 

4 lettere (senza risposte) accanto a Monaco aprono le Analisi, poi finendo subito con Ciconte insieme a Francesca Felici. 

Come ieri 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Angelo Pannofino da Milano e la divina Marchesi sul film L’amante dell’astronauta (in corsivo nel sommarietto). 

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lunedì 17 giugno 2024

Meloni a Bruxelles con il mal d’Africa (ma pensa)

Oggi incipit-anteprima degli editoriali d’inizio settimana di Castellani sul fatto che «se vince Le Pen la Francia sarà più aggressiva verso l’Italia» e di Penati sulla «UE e i costi economici del populismo», apertura in taglio alto di Ikonomu e Merlo su Meloni «isolata in UE e debole sulle nomine», fotonotizia di Bosco, Da Rold e Delli Santi su Gaza con la «lite a Tel Aviv sulla “pausa tattica”», consueti richiami in calce a Riera & Trocchia sulla destra e il fascino di “Diabolik” (sempre inteso come l’ultras fascista, non il fumetto: quindi noi lo mettiamo tra virgolette...) con video sul sito, Bellutti sul taekwondo «sport della pace», Narciso sulla «resistenza degli abiti usati» perché «salvare l’ambiente è di moda», più l’abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno Ikonomu e “L’editoriale” interno di Castellani aprono i Fatti, poi Merlo, Formica, Riera & Trocchia e Bolzoni, Zanchini, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Morini, Bosco accanto a Da Rold da Milano, per chiudere con Delli Santi. 

Penati apre le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) accanto a “Grand’Angolo” di Segre, la pagina sulla scuola “Tempo Pieno” con Erler da Trento, “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna,

finendo con Bellutti. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Narciso da Milano e un’altra intervista domanda-risposta di Insolia a Paolo Valoppi con un’illustrazione (non brutta, va detto) dell’IA GenCraft sull’autobiografico Mio padre avrà la vita eterna ma mia madre non ci crede

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