All’interno Preziosi e “L’editoriale” interno di Castellani avviano i Fatti, poi Formica, Iannaccone, «Ste. Ian.» e Attanasio, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Erler da Trento (che in realtà è sempre Lavis, ma vabbè...), Di Giuseppe e Matteo Miavaldi, per chiudere con Giro.
Il fisico Piero Martin su Italo Calvino e la Luna (nell’anniversario dello sbarco nel 1969) avvia le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte, con la prima che è un Diritto di replica dall’ufficio stampa di Romano Prodi per una precisazione) accanto al “Cannocchiale” (di nuovo senz’articolo...) di Risso, il domenicale Vian, “Soldi e sentimento” della sempre twittarolissima Pezzali sopra alla striscia Aimone l’airone di Marinaccio, infine con un’intervista domanda-risposta di Federico Ferrari (organizzatore del Festival della Sconfitta) a Thomas Jolly (direttore artistico delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi a Parigi, che iniziano venerdì) con trafiletto ad hoc.
La pagina degli editor apre come ogni domenica le Idee, con i deliri di Pilotti e “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi, concludendo con il racconto sempre tragicomicamente autobiografico di Bazzi.
In ultima pagina il promo stabile con QR code del supplemento «mensile di cabaret culturale» Finzioni.
Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni, come sempre sul nostro account X (ex Twitter).
E così l'“amico” Tonino D'Alì è arrivato al ministero dell'Interno.
— Attilio Bolzoni (@atbolz) July 21, 2024
Dagli atti del processo contro un potente siciliano.
Sul Domani nel Blog Mafie.https://t.co/yLfEqukqxu
Romanzi che imitano altri romanzi. Oggi su @DomaniGiornale l'economia dei “sentimenti derivati” https://t.co/nn0uOReIiL
— Letizia Pezzali (@letipezz) July 21, 2024
Quasi tre anni fa, su @Domanigiornale portammo avanti una lunga inchiesta in solitudine su cosa stava succedendo a Venezia. Brugnaro mi attaccò pubblicamente e nessun ordine dei giornalisti disse mai una parola, ma il tempo per fortuna è galantuomo https://t.co/2p7oZ3QJJ1
— Giovanna Faggionato (@GioFaggionato) July 21, 2024
Il ritiro di Joe Biden dalla corsa presidenziale insieme al tramonto della stella del leader repubblicano al Senato Mitch McConnell fa terminare di schianto la lunghissima supplenza della classe politica formatasi nel corso della Guerra Fredda. Una svolta epocale.
— Matteo Muzio (@MatteoMuzio) July 21, 2024
Una domanda, che passerà sotto traccia, forse andrebbe fatta: era necessario per i democratici dovevano arrivare fino a questo punto? Far ritirare il presidente uscente, con problemi di età e salute noti da tempo, a tre mesi dalle elezioni? Probabilmente batteranno Trump a…
— Lorenzo Castellani (@LorenzoCast89) July 21, 2024
We could have a presidential debate between a prosecutor and a convicted.
— Giovanna Faggionato (@GioFaggionato) July 21, 2024
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