venerdì 12 giugno 2020

Nuovi dettagli sul Domani

Prevedibilmente con pochi interventi (e un orribile sfondo “speculare” come un selfie rovesciato) l’apparizione del direttore ieri sera da Vespa, mentre ben più interessante la sua intervista oggi alla newsletter settimanale Ellissi.

Rispondendo via e-mail a Valerio Bassan, Stefano Feltri scrive: «Puntiamo esattamente a lettrici e lettori, in questo ordine: i giornali sono fatti da uomini e per uomini, le redazioni sono a dominanza maschile. E questo, tra le tante conseguenze negative, è che il racconto della realtà segue schemi tipicamente maschili: tutto diventa una partita di calcio» e «Al di là del genere, puntiamo ovviamente in prima battuta ai lettori di giornali che ancora vanno in edicola e si abbonano: Domani non sarà un “secondo giornale”, sarà un giornale necessario», con un’attenzione in più: «La vera sfida però è conquistare o riconquistare chi i giornali ha smesso di comprarli o non li ha mai comprati», in particolare «parlare dell’élite italiana, ma soprattutto a quella che ha fatto carriera all’estero, rimane legata all’Italia ma non trova un ponte per essere parte della discussione collettiva sul Paese». Con nuovi dettagli sulla squadra: «Delle strategie e dei progetti di sviluppo ci occuperemo io e Stefano Orsi, il nostro direttore generale, che ha una grande esperienza manageriale in una grande società come Armani. Abbiamo poi affidato a un giornalista, Daniele Erler, il compito di sviluppare nuove idee e modelli di business».

Ulteriore informazione ancora dal buon Marco A. Capisani su Italia Oggi: il data editor Filippo Teoldi (collaboratore di Columbia University e Wall Street Journal, per dire), fondamentale per importare dagli esempi americani (per citare ancora l’intervista di Feltri a Ellissi) quella «chiarezza espositiva e l’uniformità stilistica che rendono i giornali più fruibili dei nostri ancora scritti in un “giornalese” sempre più lontano dal linguaggio comune»:

 

Nel frattempo, le 6 interviste al presidente del Consiglio in prima pagina su 6 diversi quotidiani di oggi ha fornito un formidabile assist al direttore per spiegare nella nuova newsletter «perché c’era bisogno di un altro giornale». A questo si aggiunge il debutto su Instagram, pressoché inevitabile per raggiungere il pubblico dei venti-trentenni. 

E ormai ci siamo: Domani l’attesa prima riunione degli abbonati su Zoom: subito a seguire, il nostro report esclusivo.

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