lunedì 26 ottobre 2020

La risposta alla domanda fondamentale su vita, universo e tutto quanto (indovinato: “Domani” è arrivato a 42)

Editoriale di Serughetti inevitabilmente sul primo Dpcm alla domenica per pranzo, sopra all’apertura di Preziosi invece pure

All’interno si (ri)parte con le 6 news per La Settimana nei grafici del data editor Teoldi (mai così prezioso e “plus” rispetto anche ai “giornaloni”), accanto al panorama di Francesca De Benedetti sulle misure antivirus in Europa. Coppola (stavolta sulla cronaca e con una foto) ragiona sul pezzo di Italia da Napoli a Cervinia che «rifiuta di ammettere il dramma condiviso» e Tizian traccia un solco dai moti di Reggio Calabria 50 anni fa alle violenze di oggi in cui «l’impronta nera è utile alle destre». Poi il reportage di Lucilla Vazza dai medici di base lombardi che in forma anonima urlando «siamo tagliati fuori dalla sanità nazionale» (con un trafiletto di aggiornamento dalla redazione), seguito da Luca Carra sui «Cinque vaccini quasi pronti» e nientemeno che Silvio Garattini dell’Istituto “Mario Negri” (classe 1928, senz’altro il più anziano collaboratore di Domani finora e probabilmente per molto tempo ancora) su come «Abbiamo troppi farmaci e molti sono inutili». Quindi un altro esordio: il giornalista e scrittore Claudio Fava sul «sistema Montante» (con un trafiletto di Tizian su mafie e consenso in tempo di Covid), accanto alla “rubrica” (anche se non indicata come tale) di Meletti stavolta dedicata a LCdM (come dicevano a Drive In) alias Montezemolo, «il maestro di capitalismo all’italiana». Quindi la nuova puntata dell’inchiesta di Attanasio (votata dagli abbonati e finanziata anche dai lettori) sui «bambini del Katanga in miniera per due euro» e l’arrivo – dopo decenni al Corriere della Sera – di Rocco Cotroneo da Rio de Janeiro (dove vive dal 1998, dopo esser stato nel 1993 il primo giornalista del Corriere su Internet) con un approfondimento sul Venezuela di Maduro: chiude il ricordo di Mauro Maggiorani su Germano Nicolini detto il comandante Diavolo, «partigiano tradito dal Pci» scomparso ieri a cent’anni (e riabilitato da 25 per un delitto mai commesso costatogli 10 anni di galera).

Due diritti di replica (per un articolo del vicedirettò Fittipaldi che risponde brevemente e di Sgarbi) monopolizzano le lettere che aprono le Analisi, accanto a un’altra foto del Conte di ieri per l’analisi giustamente impietosa di Azzollini sull’ultimo Dpcm e «scaricare la responsabilità del contagio sui cittadini». Quindi è (in ulteriore esordio) Daniele Bellocchio a tener accese le luci sulla guerra in Nagorno Karabakh, sopra a una risposta «dell’oste che parla del suo vino», come ha detto il diretòr: Pasquale Stanzione, presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali dopo l’articolo di Visco di ieri. Poi Cotugno sulla sciagura per il clima se Trump rimane alla Casa Bianca e Mario Del Pero dell’Ispi (le cui analisi sono ospitate settimanalmente da Domani) sulla tensione con la Cina che resterà anche con Biden. Infine la pagina di notizie scientifiche raccolte da Bignami illustrata da Campagna:

E per le Idee, gran finale per la prima volta con un solo articolo, da tempo in redazione e finalmente pubblicato, di Lattanzi illustrata da Toffolo: Durante la giornata, altre segnalazioni dal web: e pure noi imperterriti intanto il SMM torna da una settimana di smart working nella sua Trento e in serata il diretòr torna in diretta Facebook dalla redazione:

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