martedì 27 ottobre 2020

Un diario del 43 (inteso come Domani)

Mai così netto (fin dal titolo) l’editoriale del diretòr di spalla a sinistra, con Merlo ad approfondire nell’apertura gli scricchiolii nella maggioranza che sembra non avere più il controllo della situazione. Cambia intanto la manchette là in alto, con l’arrivo di Skira (al 15% partecipata dall’Editoriale Domani, ma stavolta senza una pagina interna).

All’interno i Fatti partono con le 7 news per La Giornata e il punto sul virus con gli abituali grafici di Teoldi e testo di De Luca, che bissa già nella pagina a fronte sulla Seconda Ondata a Roma, mentre in taglio basso i giuristi Valerio De Stefano e Antonio Aloisi si focalizzano (come già in un libro fresco di stampa) sui «programmi per spiare a casa» i dipendenti in smart working. A seguire Preziosi sulle «Scuole aperte addio» e anche Merlo bissa per «Bolzano e Trento ribelli: i ristoranti chiudono alle 22». Poi il nuovo scoop di Tizian, su «La trattativa dei leghisti per zittire il prestanome dei fondi pubblici rubati» e superlavoro per Merlo (prima a firmare un tris giornaliero su Domani) ancora sull’Anm. Quindi il ritorno di De Monte sul mancato superamento della Bossi-Fini

e Marco Sandrone di Medici Senza Frontiere sul dramma di Lesbo. Segue la solitaria Faggionato («Solo lei parla di FCA», ha detto il diretòr) sui superiori del manager FCA sotto processo che han fatto carriera, sopra a un appello di 8 personalità politiche (da Lorenzo Fioramonti a Nicola Fratoianni) di usare i fondi europei per dare un reddito a tutti.

Via alle Analisi con 5 lettere (e una risposta del diretòr sulla parità di genere a Domani) e un commento di Pasquino su come usare in maniera intelligente i sondaggi di qeusti tempi, poi l’esordio dell’economista Salvatore Bragantini su Confindustria che «fa il contrario di quello che chiede allo stato», sopra a Meletti che – a proposito di superfluo e “superfluo essenziale” – ricorda «che prima dei teatri hanno tagliato scuola e sanità». Lo storico Raffaele Nocera si concentra sul momento e la storia del Cile, mentre tornano il giurista Annicchino su Trump che «s’improvvisa “convertito” per conquistare il voto religioso» e Mario Giro sulla guerra civile in Camerun. Infine la storica Fernanda Alfieri che segnala un curioso matrimonio gay celebrato da un prete «sul finire del Seicento in un piccolo borgo nei pressi di Novara».

Ma è l’editor Guglieri e l’attrice Cacciola a stupire nella sezione Idee, il primo per un argomento quasi mai degnamente trattato dalla stampa generalista

l’altra per una spettacolare lettera a Conte meglio di come la scriverebbe la sua alter ego Martina dell’Ombra. Chiude la prezzemolina Chiara Valerio: In giornata, sempre nuovi spunti (compreso uno inedito di Campagna (che a proposito della sua illustrazione di oggi, su Instagram ha scritto: «Tra i miei sogni c’è quello di possedere un cabinato arcade in casa, pensate che sciccheria, ma per il momento direi che al massimo posso solo disegnarmelo, in qualche modo»)

più un video tra gli inediti sul sito di Domani

e i nostri soliti extra

A ora di pranzo nuova diretta Facebook, con De Luca in smart working e in serata dal diretòr in redazione, con un piccolo scoop su un nuovo esordio: Inoltre venerdì pomeriggio il diretòr torna al Premio Morrione per il giornalismo investigativo under 30 a un dibattito (rigorosamente on line) sul futuro del giornalismo:

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