martedì 3 novembre 2020

50 volte il primo Domani

Numero 50 per il Domani cartaceo, aperto da un editoriale di Urbinati sulle regioni italiane che festeggiano i 50 anni ma non hanno mai rappresentato un problema come oggi, evidenziato anche dall’apertura di Preziosi sul «lockdown automatico» (con una foto eloquente seppur bruttina delle proteste davanti al parlamento).

All’interno i Fatti partono con La Giornata in 7 news e le promesse impossibili sui tamponi raccolte da Vazza, seguite dal disastro della Liguria raccontato da Ricciardi & Trocchia e il riassunto della giornata di De Luca: una doppia pagina che mette a disagio per non riuscire a capire se dà più i brividi per lo scenario che mostra o l’apprezzamento per come riesce a farlo in breve senza esser superficiale. È poi il vicedirettò Fittipaldi a spiegare il “passato alternativo” se ci fosse stato il centrodestra (che evaporata Forza Italia è di fatto una destra) al governo, con l’intrepida Azzollini a decifrare il nuovo Dpcm dalle anticipazioni. Poi Di Giuseppe sui 5 Stelle divisi dal virus e ancora De Luca con una nuova intervista “vera” (con le domande in neretto) al presidnete dell’associazione europea dei medici in terapia intensiva. Chiudono Martini sulla chiusura delle sale bingo e Chiara Valerio sull’attesa del Dpcm che è il vero Dpcm (frase da immaginare come in un celebre spot pronunciata da Sandro Acerbo, doppiatore di Brad Pitt).

Grande apertura sulle Analisi con un’altra intervista “vera” (con le domande in neretto) di George Diez al politologo Daniel Ziblatt di Harvard, naturalmente sulle elezioni USA, con una bella illustrazione di Marilena Nardi su Trump sul tappeto rosso della sua cravatta, seguita da un’altra intervista “vera” (con le domande in neretto) di Veronica Costanza Ward al giornalista afroamericano Ron Stodghill, accanto al diario finale di Berardi e di fronte al profilo su Biden di Mattia Diletti e il confronto con il 2016 di Pasquino. Quindi 5 lettere (senza risposte) e Serughetti sulla svolta autoritaria antiabortista in Polonia, Brasile e USA, per chiudere la sezione con un gran profilo del confratello scomparso padre Sorge da parte del gesuita padre Francesco Occhetta

e dall’aggiornamento sulla Libia grazie a Matteo De Bellis di Amnesty.

Le Idee si aprono con una splendida pagina dell’editor della cultura Cottafavi su Gigi Proietti (con una splendida foto), proseguono con la Milano che si riferma, vista di nuovo da Annalia Venezia e illustrata da Campagna

e chiusa da Coppola sulla «vuota campagna tradizionalista del governo per salvare il Natale».

Nella giornata, ancora tanti stimoli extra

nostri compresi In serata oltre un’ora di diretta streaming (aperta da un divertente lapsus del diretòr) poi riguardabile su Facebook e su YouTube sulle elezioni USA (quasi una prima conseguenza dell’arrivo di Campo dell’Orto, che speriamo rimanga un po’ come tradizione anche dopo la pandemia)

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